Durante uno dei processi di conservazione nel campo di sterminio di Auschwitz, sono stati rinvenuti alcuni pezzi di giochi in cartone. Nel Blocco 8, sotto il pavimento del primo piano dell’edificio, sono stati recentemente trovati 35 quadrati di cartone di varie dimensioni, sui quali sono disegnate a mano immagini di pezzi degli scacchi in miniatura.
“La serie è incompleta – spiega Elżbieta Cajzer, direttrice delle collezioni del museo – Alcuni dei disegni potrebbero essere leggermente sbiaditi, ma le immagini del pedone, della torre, del cavallo e del re rimangono distinguibili”. La direttrice aggiunge anche che questi pezzi degli scacchi sono unici, nel senso che sono stati realizzati in cartone in una maniera quasi primitiva. E ancora: “crediamo che l’enfasi non fosse sull’aspetto estetico, ma sulla funzionalità”.
Malgrado tutti gli sforzi dei persecutori fossero concentrati nello strappare la vita e ogni segno di umanità dei deportati, questi ultimi cercavano di reagire. E ogni atto umano era un gesto di resistenza. Proprio come questi scacchi, così rudimentali, che alcuni prigionieri probabilmente usavano tra l’appello e il coprifuoco per mantenere una scintilla di normalità in quell’inferno.
Il museo di Auschwitz sta progettando una mostra per esporre i nuovi pezzi nel luogo originale nel quale sono stati ritrovati: il Blocco 8.
Nonostante i 79 anni dalla liberazione del campo, il terreno di Auschwitz continua a restituire degli oggetti che appartenevano ai prigionieri ebrei. “Durante il processo di conservazione, poi, si trovano continuamente nuovi oggetti” – spiega Witold Sotowicz, amministratore delegato della Fondazione Auschwitz-Birkenau. È il caso, ad esempio, della scoperta di un anello d’oro con un segno distintivo realizzato dai gioiellieri del ghetto di Lodz e del ritrovamento di un vaso nascosto nella Baracca 7, tra il soffitto e il tetto, al cui interno si è trovato un coltello, che apparteneva a Jakub Zeliko, prigioniero numero 117966.