Oltre 180mila persone, secondo i dati del ministero
degli Interni, sono scese in piazza a Parigi e in altre città francesi domenica
per esprimere solidarietà agli ebrei francesi e per condannare gli atti
antisemiti che si sono verificati in tutto il Paese dopo l’attacco di Hamas del
7 ottobre.
Nell’ultimo mese, infatti, si sono verificati oltre
1.240 episodi di antisemitismo, tra cui quello avvenuto il 31 ottobre, quando
diversi edifici della città e dei sobborghi sono stati imbrattati con le di
stelle di David. Un atto d’odio che ha riportato alla memoria l’occupazione
nazista di Parigi durante la seconda guerra mondiale e la deportazione degli
ebrei nei campi di sterminio.
Le marce, che sono state indette dai leader del
Senato e dell’Assemblea nazionale sotto lo slogan: “Per la Repubblica, contro
l’antisemitismo”, si sono svolte nelle principali città francesi come Parigi,
Lione, Nizza e Strasburgo. In totale, si sono svolti 70 eventi in tutta la
Francia.
“L’odio antisemita va contro i valori della Repubblica”,
ha dichiarato all’emittente LCP il presidente del Senato Gérard Larcher, che ha
organizzato la manifestazione di Parigi insieme alla leader dell’Assemblea
nazionale, Yaël Braun-Pivet, che è stata bersaglio di minacce antisemite ed è
sotto protezione della polizia. “La marcia è un appello ai cittadini francesi –
ha affermato Braun-Pivet. – Vogliamo
mostrare agli altri e al mondo cosa è la Francia oggi. Nella sola Parigi, dove
hanno partecipato oltre 105mila persone, sono stati dispiegati oltre 3mila
agenti di polizia, che hanno pattugliato il percorso.
Oltre ai leader religiosi, tra cui il rabbino capo
di Francia, Haim Korsia, e il vescovo di Nanterre, monsignor Matthieu Rouge,
hanno partecipato diversi ex presidenti, tra cui François Hollande e Nicolas
Sarkozy. In testa al corteo anche il primo ministro francese Elisabeth Borne,
il presidente di Rassemblement National, Jordan Bardella, e la parlamentare
Marine Le Pen. Tra le figure culturali presenti c’erano le attrici Natalie
Portman e Charlotte Gainsbourg.
Il primo ministro Borne, il cui padre era un
sopravvissuto alla Shoah, ha affermato che il governo “dice ai nostri
cittadini ebrei che siamo al loro fianco, siamo mobilitati e non lasceremo
passare nulla”.
Sabato il presidente Macron, in una lettera inviata
al Le Parisien, ha condannato “l’insopportabile recrudescenza
dell’antisemitismo sfrenato” nel Paese. “Una Francia in cui i nostri
cittadini ebrei hanno paura non è la Francia” ha aggiunto. Tuttavia, ha deciso
di non essere presente fisicamente per le strade di Parigi perché il suo ruolo
è ”quello di costruire l’unità del Paese e di essere fermo sui valori”. Macron
ha affermato comunque che avrebbe partecipato alla manifestazione “nel cuore e
nello spirito”.
Il partito di estrema sinistra La France Insoumise
(LFI) ha boicottato invece l’evento. Il leader Jean-Luc Melenchon infatti, ha
respinto la marcia definendola un incontro di “amici del sostegno
incondizionato al massacro” dei palestinesi a Gaza.