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    Toscana: Approvate all’unanimità dal Consiglio Regionale le mozioni sui viaggi della memoria e sulla definizione Ihra dell’antisemitismo

    Ogni cittadino europeo maggiorenne è chiamato a visitare il campo di sterminio di Auschwitz, e un simile viaggio di conoscenza e di impegno dovrebbe costituire, in particolare per le giovani generazioni, un vero e proprio ‘obbligo’ civile regolato da precise disposizioni normative. In tal senso si è mossa, con un provvedimento unico a livello nazionale, la Regione Toscana, il cui Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità due mozioni presentate da Elisa Tozzi (Gruppo Misto-Toscana Domani) e Cristina Giachi (Pd). In ragione del combinato di tali atti, inoltre, il presidente e la Giunta regionale toscana interpreteranno in ogni propria attività e pronunciamento i riferimenti all’antisemitismo secondo la definizione operativa formulata dall’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto (Ihra) e dovranno attivarsi nelle sedi opportune per fare in modo che tale definizione divenga patrimonio culturale e giuridico comune. 

    La definizione operativa adottata dall’Ihra in Assemblea plenaria a Bucarest nel maggio del 2016 sancisce che “l’antisemitismo è una certa percezione degli Ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti. Le manifestazioni retoriche e fisiche di antisemitismo sono dirette verso le persone ebree e non ebree, i loro beni, le istituzioni delle comunità ebraiche e i loro luoghi di culto”. 

    Nel corso del dibattito in Aula è stato ricordato come Ugo Caffaz, animatore del Treno della Memoria toscano, abbia definito le visite al lager di Auschwitz, e quelle agli altri campi di concentramento e sterminio presenti in Europa, “una forma di educazione polare che segna la continuità di memorie familiari e di comunità, fondamentale per costruire radici e dare continuità a filiere di emozioni”.

    Il provvedimento discusso in Consiglio regionale è tanto più importante in Toscana alla luce di recenti, gravi episodi di intolleranza e violenza verso la comunità ebraica che si sono verificati in questa regione e in particolare con riferimento a quanto avvenuto in provincia di Livorno, dove un dodicenne è stato aggredito da due ragazze minorenni proprio perché ebreo.

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