(di Alisa Toaff) – “L’antisionismo ormai è diventato una forma moderna di antisemitismo. Si sta delineando una moda preoccupante che è quella di boicottare musicisti, scrittori, scienziati o filosofi solo perché cittadini israeliani perciò ringrazio il sindaco di Santa Teresa di Gallura per aver stigmatizzato ‘nella maniera più assoluta’ l’affermazione di Favata”. E’ quanto sottolinea all’Adnkronos il vicepresidente della comunità ebraica di Roma Ruben Della Rocca in merito alla vicenda dell’esclusione dell’artista israeliano Eyal Lerner da parte del direttore artistico del Festival sulle Bocche Enzo Favata perché ”israeliano e sionista”, denunciata da Mario Carboni, presidente del’Associazione ”Sardos pro Israele”. “E’ arrivato il momento che in Italia si adotti la mozione dell’Ihra (International Holocaust Remembrance Alliance) che definisce l’antisionimo una delle forme moderne dell’antisemitismo. Non è più possibile tollerare che, con una scusa bieca come quella ‘dell’atteggiamento di Israele verso Gaza’, tra l’altro nel caso specifico lo Stato di Israele non fa altro che difendere i suoi confini dai terroristi di Hamas, si faccia un’opera di boicottaggio verso i cittadini israeliani che ricorda quello che successe agli ebrei in Italia nel ’38 quando furono varate le leggi razziali fasciste. La Sardegna è sempre stata una terra ospitale e personaggi del genere non sono in linea con lo spirito che caratterizza il popolo sardo”. (Toa/AdnKronos)