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    ITALIA

    Firenze, guida turistica aggredita sul tram perché ebrea: “Ha guardato la stella di David e mi ha colpita”

    Uno schiaffo improvviso rivolto contro una donna colpevole solo di portare al collo una stella di David. È quanto racconta Francesca Rachel Valle, guida turistica e storica dell’arte, da 24 anni residente a Firenze, che ha denunciato a La Nazione l’episodio antisemita avvenuto lo scorso settembre.

    “Stavo tornando da un controllo all’ospedale di Careggi – spiega – ero sulla tramvia all’altezza della Fortezza da Basso, vicino alla fermata Fallaci-Strozzi. Un uomo che parlava arabo si è avvicinato, ha detto qualcosa guardando la stella che indosso e mi ha dato uno schiaffo improvviso. Mi sono caduti gli occhiali, sono rimasta impietrita. Appena si sono aperte le porte sono scesa di corsa. Tremavo”.

    La donna, nata nell’area del ghetto ebraico di Venezia, porta sempre in modo visibile il simbolo della sua identità e della sua fede. “Non stavo fissando nessuno, non avevo detto nulla – prosegue –. È stato un gesto agghiacciante che non riesco a spiegarmi”. Lo shock è stato tale che per tre giorni non ha avuto il coraggio di uscire di casa. Non è il primo episodio discriminatorio che la storica dell’arte si trova a vivere. Già nel 2024 – racconta – una cliente le annullò una visita guidata dopo aver scoperto che fosse ebrea. “Mi era rimasto il dispiacere, ma mai avrei pensato di subire un’aggressione fisica”.

    Secondo Francesca, il clima in città e in Italia è peggiorato dopo il 7 ottobre 2023. “Conosco persone che hanno smesso di indossare simboli religiosi, che evitano di esporsi. È triste dover nascondere chi si è”, commenta con amarezza. Valle ha deciso di scrivere una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per denunciare l’accaduto e sottolineare la necessità di maggiore attenzione verso gli atti di intolleranza. “Non voglio generalizzare – precisa – so che si è trattato del gesto di un singolo. Ma è un segnale da non sottovalutare”.

    La denuncia non era stata presentata nell’immediatezza dei fatti: “Spesso, purtroppo, si lascia correre. Ma oggi penso che ogni episodio vada segnalato, per proteggere chi potrebbe trovarsi nella stessa situazione”. Nonostante la paura e la delusione, Francesca è tornata al lavoro, guidando turisti tra musei e monumenti della città. “Il mio lavoro è fatto di dialogo e conoscenza. Firenze è una città d’arte e deve restare uno spazio aperto. La cultura è l’unica risposta all’odio: insegna a vedere l’altro, a non temerlo”. E aggiunge: “Nonostante tutto, continuerò a credere che la bellezza e la conoscenza possano unire. E continuerò a portare la mia stella”.

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