La Chiesa protestante mobilitata per arginare gli episodi di odio e antisemitismo. Nella Settimana della libertà in cui si celebra il 172esimo anniversario delle Lettere patenti con cui il re di Sardegna, Carlo Alberto, concesse i diritti civili ai suoi sudditi protestanti, i valdesi, la Chiesa evangelica predispone un compendio contro l’odio. “Siamo davanti ad un fenomeno che sta pericolosamente rinfocolando in Italia, in Europa e nel mondo – denuncia Luca Maria Negro, presidente della Federazione che raggruppa le Chiese evangeliche -. I dati sono allarmanti: in aumento gli atti d’odio contro gli ebrei, a cominciare dalle aggressioni verbali, soprattutto in rete, profanazioni di cimiteri e lapidi, pietre d’inciampo divelte, abitazioni segnalate con scritte infamanti”. La Fcei, dunque, ha predisposto per questa Settimana della libertà un compendio, Contro l’antisemitismo e la cultura dell’odio, come strumento di riflessione e analisi per le chiese federate. “La Federazione propone di partire dalle pietre d’inciampo perché esse ci consentono di ricordare – sottolinea Negro -. Ci fanno inciampare nel nome delle vittime, nella storia tragica della Shoah, nei discorsi carichi di pregiudizi antisemiti”.
Il presidente della Fcei ricorda che “come cristiani dobbiamo inciampare nel fatto che l’inimicizia contro gli ebrei, ideologica prima ancora che praticata, è stata alimentata al cuore della cristianità e che ha fatto parte del bagaglio ‘normale’ del cristiano ‘qualunque’. Il compito di riconoscere ed eliminare le visioni antiebraiche è ecumenico. Auspichiamo che anche in Italia i cristiani delle diverse confessioni si uniscano per denunciare la deriva dell’antisemitismo e per dialogare con gli ebrei, nostri fratelli maggiori nella fede”. (Dav/AdnKronos)