Anche la Comunità ebraica di Napoli si unisce alle oltre 90 città che prendono parte a settembre alla Giornata Europea della Cultura ebraica. Dato l’anno particolare a causa dell’emergenza Covid, la Comunità di Napoli ha scelto la via della prudenza non aprendo la Sinagoga, che è uno spazio comunque chiuso e non molto ampio. Pertanto ci si concentrerà, domenica 13 settembre, sull’apertura del Vecchio Cimitero ebraico di via del Cimitero Israelita, un luogo nel quale, attraverso le visite guidate, è possibile ripercorrere la storia non solo della Comunità ebraica ma anche di Napoli stessa, e dove riposano le spoglie di grandi personalità come ad esempio Giorgio Ascarelli, fondatore del Calcio Napoli. “L’apertura del cimitero vecchio al mattino, con tre visite guidate – si legge in una nota della Comunità ebraica di Napoli – esprime la volontà della Comunità ebraica di rendere fruibile al pubblico questo luogo, e siamo ad un passo dalla realizzazione di questo sogno. Infatti, proprio lo scorso febbraio la Regione Campania ha deliberato lo stanziamento di fondi a favore del Vecchio Cimitero ebraico che consentiranno la risistemazione del luogo e la sua fruizione. La Giornata Europea della Cultura Ebraica sarà dunque un primo momento di scoperta di questo luogo, che speriamo di rendere fruibile al più presto”. La giornata del 13 settembre proseguirà nel pomeriggio con l’impegno del professore Giancarlo Lacerenza, dell’Università di Napoli “l’Orientale”, che sulla piattaforma Zoom terrà una conferenza sulle catacombe di Venosa in Basilicata, testimonianza unica della presenza ebraica in quest’area, risalente già all’inizio del IV secolo. (Zca/Adnkronos)