Un incontro a Palazzo Chigi per ribadire l’amicizia, ma anche i possibili accordi tra Israele all’Italia. Il premier Bibi Netanyahu viene accolto dal picchetto d’onore e dall’inno nel cortile d’onore dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni. Due i temi principali del confronto: gli accordi sul gas e la lotta alla siccità. – “Vorremmo accelerare le esportazioni di gas verso l’Europa attraverso l’Italia”, dichiara Netanyahu. “Ora c’è la partecipazione dell’Eni nel nostro progetto, ma riteniamo di poterle portare ad un livello ancora superiore”. Insieme “possiamo fare grandi cose”, dice Netanyahu, auspicando cooperazione anche per la gestione dell’acqua, nella cybersicurezza e altri campi. “Israele è un solutore di problemi per l’acqua, siamo pronti a cooperare con l’Italia. Per migliaia di anni il Medio Oriente ha avuto guerre sull’acqua. Non abbiamo più questo problema perché se abbiamo bisogno di acqua la produciamo, prima di tutto con il riciclo. Noi vogliamo condividere con voi le nostre tecnologie”. Non mancano i ringraziamenti per “l’amicizia, abbiamo apprezzato la vostra ospitalità, che ricambieremo in occasione della visita in Israele, molto presto”. Netanyahu poi si dice molto impressionato da Giorgia Meloni. “Siamo colpiti dalla sua visione e la sua leadership, la sua decisione di far progredire l’Italia e portare avanti le relazioni con Israele”.
Dal canto suo, Meloni ribadisce la volontà di maggiori scambi con Israele. “Con il primo ministro israeliano Netanyahu – dice la premier – ci stimiamo da tempo. Per l’Italia, Israele rappresenta una nazione amica e un partner fondamentale in Medio Oriente e a livello globale”. L’Italia ha “eccellenti relazioni che si sono rafforzate negli ultimi tempi”, sottolinea la presidente del Consiglio. Ricorda poi la lotta all’antisemitismo. “Il governo è impegnato con un grande lavoro contro l’antisemitismo: abbiamo un’amicizia che viene da lontano, abbiamo parlato anche della comunità ebraica italiana e di quella romana che io ho visitato per la festa di Hannukkah. Piena adesione alla definizione antisemitismo dell’Ihra”. L’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA) definisce l’antisemitismo come segue: L’antisemitismo è una certa percezione degli Ebrei che può essere espressa come odio per gli Ebrei (ndr). Meloni poi auspica la ripresa del dialogo tra Israele e i palestinesi. Ma quello che trapela è la forte simpatia tra i due leader e l’impegno a rivedersi ancora anche se non si accenna alla questione di Gerusalemme capitale. Il momento più toccante, però, è quello dell’inizio quando le note dell’Hatikva risuonano nel cortile di Palazzo Chigi. Non può non venire in mente che 85 anni fa quel palazzo era la sede del ministero degli esteri del governo di Benito Mussolini, colui che proprio nel ‘38 aveva proclamato le leggi razziste. Sentire l’inno israeliano accanto a quello italiano è sembrato una rivincita sulla storia.