
Torneranno a brillare le passerelle della moda made in Israel. Ventotto stilisti israeliani porteranno alla Tel Aviv Fashion Week, oltre alla creatività, messaggi di unità, inclusione e resilienza perché la moda si reinventa e, soprattutto, vuole comunicare, anche in tempi difficili.
Prodotto dall’impresario Motty Reif, l’evento si terrà dal 26 al 30 ottobre in una location ancora segreta. “Si tratta di presenza e perseveranza – ha detto Reif – Si tratta di mostrare al mondo che lo spirito creativo di Israele è intramontabile”.
Il programma mette in risalto talenti affermati ed emergenti. Victor (Vivi) Bellaish aprirà le sfilate, seguito da un incontro con la curatrice Yaara Keydar. Presenteranno le collezioni anche Tovale, Alon Livne, Shay Shalom, Dror Kontento, Shahar Avnet, Yaron Minkowski e il duo ‘Mother of All’ – Golan Taub e Noa Pasternak – insieme ad astri nascenti come Aaron Ganesh e Kian Frankfurt. Si passa poi all’eleganza che contraddistingue le collezioni di Idan Laros e all’energia creativa degli studenti del Dipartimento di Fashion Design di Shenkar a Tel Aviv.
Nonostante un budget di produzione limitato, raccolto in gran parte attraverso partnership private, gli organizzatori non si lasciano scoraggiare. “Gli stilisti stanno lottando per sopravvivere. – afferma Reif – Questa fashion week offre loro una piattaforma, visibilità e speranza”.
Con il supporto di ospiti internazionali, media globali e comunità ebraiche all’estero – grazie anche all’attrice e attivista Noa Tishby – gli stilisti israeliani sperano in qualcosa di più di un applauso: sperano nella solidarietà.
La stilista Sharona Bond Matarasso affiancherà Reif come direttrice creativa per garantire che la Fashion Week non sia solo rilevante nel panorama della moda, ma che possa essere legata a valori come l’inclusività e all’impegno per il body positivity: a partire dai casting inclusivi ai panel guidati da donne.
“La Fashion Week – sottolinea Reif – è un ponte, non solo tra tessuto e forma, ma tra persone, comunità e il cuore pulsante di un Paese che cerca di respirare attraverso la coltre di fumo”.
ll ritorno della Fashion Week è più di un evento culturale: è un potente simbolo di continuità, coraggio e del potere duraturo della bellezza di fronte alle avversità: “Creiamo bellezza nonostante il dolore – sottolinea Reif – la creiamo attraverso di esso”.