Skip to main content

Ultimo numero Luglio – Agosto 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    Smontata la propaganda: eliminato leader di Hamas travestito da giornalista di Al Jazeera

    Operava con telecamera e taccuino, ma pianificava attacchi missilistici contro Israele. L’IDF ha confermato l’eliminazione di Anas al-Sharif, figura di spicco di Hamas, smascherando con prove concrete la sua doppia identità: reporter per la rete qatariota e comandante terroristico.
    In un’operazione mirata a Gaza City, l’IDF ha neutralizzato al-Sharif, che guidava una cellula terroristica responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di attacchi missilistici contro civili israeliani e forze dell’IDF.
    Le prove raccolte dall’intelligence – elenchi del personale, registri di corsi di addestramento, rubriche telefoniche e documenti salariali – confermano il suo ruolo operativo all’interno di Hamas e il legame diretto con Al Jazeera. Tali documenti, rinvenuti durante operazioni nella Striscia di Gaza, smentiscono le dichiarazioni dell’emittente e dimostrano l’infiltrazione di elementi terroristici nel mondo dell’informazione.
    L’operazione, spiegano fonti militari, è stata condotta con armamenti di precisione e sotto costante sorveglianza aerea, per ridurre al minimo il rischio per la popolazione civile. Nonostante ciò, l’emittente qatariota ha denunciato l’uccisione di altri membri del proprio staff, tra cui un secondo reporter e tre cameraman, nei pressi dell’ospedale Shifa.
    Già in passato l’IDF aveva indicato il nome di al-Sharif tra quelli di giornalisti affiliati a Hamas e alla Jihad Islamica Palestinese, basandosi su documenti ufficiali che elencavano partecipanti a corsi di addestramento e stipendi erogati.
    Nonostante le prove, organizzazioni per la libertà di stampa e funzionari ONU avevano respinto le accuse israeliane, accusando Gerusalemme di voler intimidire la stampa. L’IDF ribadisce invece che la neutralizzazione di al-Sharif rientra nella lotta legittima contro Hamas, un’organizzazione che sfrutta la copertura giornalistica per proteggere i propri operativi.
    Per Israele, la vicenda mette in luce la realtà del conflitto: a Gaza il confine tra informazione e propaganda armata è volutamente offuscato. Mentre Hamas usa i media come scudo e strumento di guerra psicologica, l’IDF sottolinea di agire nel rispetto del diritto internazionale e con l’obiettivo primario di difendere i propri cittadini.
    La morte di al-Sharif – simbolo di questa strategia di infiltrazione – invia un messaggio chiaro: Israele continuerà a colpire con decisione chiunque pianifichi e porti avanti azioni terroristiche, indipendentemente dalla copertura di cui si serve.

    CONDIVIDI SU: