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    ISRAELE

    Restituito a Israele il corpo di Meny Godard, rapito il 7 ottobre a Be’eri

    Dopo più di due anni di attesa, la salma di Meny (Menachem) Godard, 73 anni, è finalmente tornata in Israele. Meny era stato ucciso e rapito il 7 ottobre al Kibbutz Be’eri, insieme alla moglie Ayelet. La loro casa era stata incendiata dai terroristi: i due erano usciti dal rifugio cercando di salvarsi, ma ad attenderli c’erano gli assassini. Ayelet fu uccisa sul posto, Meny venne portato con la forza a Gaza.
    La salma è stata trasferita dal Comitato Internazionale della Croce Rossa alle forze israeliane e poi identificata dall’Istituto di Medicina Legale. Per la famiglia e per la comunità di Be’eri è la chiusura di un cerchio attesa per 769 giorni di dolore, come molti hanno detto: un ultimo passo dopo più di due anni vissuti tra paura, speranza e dolore.
    Meny non era solo una vittima del 7 ottobre: era una figura amata, un uomo che aveva costruito la sua vita nel kibbutz. Nato a Tel Aviv, arrivò a Be’eri a 13 anni e se ne innamorò subito. Lì diventò tipografo nel famoso Dfus Be’eri, gestì il supermercato, la piscina, fu economo del kibbutz e, soprattutto, fu un uomo che “sapeva dare luce agli altri”, come lo descrivono i suoi figli. Amava il mare, lo sport ed era stato anche attaccante e poi allenatore della Hapoel Be’eri.
    La famiglia scoprì nel febbraio 2024 che Meny era stato ucciso. Nel marzo 2025 l’IDF e lo Shin Bet trovarono vicino a Rafah materiali collegati alla sua salma, dopo un tentativo di recupero descritto dalla figlia Bar come un’operazione molto coraggiosa, ma che non era riuscita.
    Il figlio Goni ricordò come, quella mattina, cercò di raggiungere la casa dei genitori in bicicletta, indossando una maglia bianca per sembrare un terrorista, pedalando tra fumo e corpi: un gesto disperato che racconta tutto il terrore di quel giorno.
    Il Forum di alcune delle Famiglie degli Ostaggi ha espresso vicinanza alla famiglia: “La restituzione della salma di Meny porta un minimo sollievo dopo due anni di incertezza. Continueremo a lottare finché l’ultimo ostaggio non tornerà”.
    Ma la storia non si chiude qui. Tre ostaggi caduti sono ancora trattenuti a Gaza: Dror Or, Ran Goili e Sottisak Rintalak. Le loro famiglie aspettano, come ha aspettato la famiglia Godard. Israele continua a cercarli, con la stessa determinazione e con la stessa promessa: riportare tutti a casa, vivi o caduti, con onore e dignità.

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