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    Pesach in Israele: all’aeroporto Ben Gurion massima affluenza degli ultimi due anni

    Mentre molti israeliani si preparano a passare il Seder di Pesach a casa, molti altri hanno deciso di trascorrere le vacanze all’estero. L’aeroporto di Ben Gurion, giovedì ha infatti registrato il giorno più “trafficato” degli ultimi due anni. I funzionari aereoportuali hanno confermato che circa 72.000 passeggeri provenienti da 454 diversi voli internazionali dovrebbero viaggiare da Israele e verso Israele nelle prossime 24 ore, il periodo con più voli in assoluto dall’inizio della pandemia. Di questi, circa 40 passeggeri lasceranno il Paese con 248 voli di andata e circa 32.000 passeggeri torneranno in Israele con 206 voli di ritorno. A riportarlo è Ynet.

     

    Tra questi Sarit Katzman, che trascorrerà Pesach in Italia con suo marito e i suoi figli, ha detto alla stampa locale: “Questo è il nostro primo viaggio in famiglia da quando è iniziato il Covid-19. Finalmente si ricomincia a viaggiare, siamo davvero felici”.

     

    La famiglia Katzman, come molti altri, è arrivata ore prima del volo per cercare di aggirare le lunghe code che hanno afflitto i banchi del check-in dell’aeroporto. Anche Eleanor Faroush è arrivata con i suoi quattro figli in aeroporto molto prima dell’apertura del banco del check-in: “I bambini si lamentano, ma cerchiamo di tenerli occupati. Siamo arrivati quattro ore prima del nostro volo perché abbiamo sentito che erano previste lunghe code”

     

    Sharon e Guy Tal di Tel Aviv, che voleranno ad Amsterdam per trascorrere Pesach, sono arrivati in aeroporto diverse ore prima del volo: “Mancano altre due ore e mezza al nostro volo e siamo arrivati con tre ore di anticipo. La coda non sembra muoversi ma siamo arrivati preparati per l’attesa”. Guy ha aggiunto che il viaggio è stato reso molto più semplice grazie alla decisione del governo israeliano di allentare le restrizioni di viaggio. “Non è un ritorno alla routine in sé, ma piuttosto l’inizio di una nuova routine”, ha concluso l’uomo.

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