Asaf Godo è il fratello di Tal, barbaramente massacrato nel kibbutz di Kisufim il 7 ottobre. È venuto a Roma con una delegazione del Maccabi World Union che ha lavorato in stretta collaborazione con l’Unione delle Associazioni Italia Israele. Lo scopo della missione è quella di “contrastare l’antisemitismo , l’antisionismo e l’antiisraelianismo”. Asaf parla fluentemente italiano perché cresciuto a Milano, dove la…
ISRAELE
Ancora notizie orribili dal 7 ottobre: le barbarie di Hamas sui rapiti e la speculazione finanziaria prima del pogrom
La difficoltà della liberazione dei rapitiSi è svolto ieri un incontro ufficiale fra il gabinetto di guerra e alcuni rapiti e parenti dei rapiti, che hanno chiesto al governo di dare la massima priorità alla liberazione dei sequestrati che restano nelle mani dei terroristi, circa 138 secondo gli ultimi calcoli. Netanyahu ha risposto dicendo che lo sforzo per far tornare…
Moran Atias dal cinema al volontariato: una instancabile attivista per Israele e le donne
Moran Atias è un’attrice, modella e conduttrice televisiva israeliana. Ha lavorato anche in Italia prima di affermarsi anche a Hollywood. “Una volta mi chiedevano ‘cosa indossi?’ Ora non me lo chiede più nessuno” dice ironicamente Moran che è venuta a Roma come membro della delegazione del Maccabi World Union in collaborazione con l’Unione Associazioni Italia Israele. Moran si è sempre…
Gal Gadot denuncia il silenzio sulle violenze subite dalle donne israeliane
“Me too unless you’re a jew” è uno degli slogan che ha fatto il giro del web dopo gli eventi del 7 ottobre. Molte donne ebree infatti hanno denunciato l’imbarazzante indifferenza delle organizzazioni umanitarie e femministe davanti alle violenze e agli stupri subiti dalle donne rapite e torturate da Hamas. Anche la star israeliana Gal Gadot ha aspramente criticato il…
A Gaza i terroristi hanno separato due gemelline di 3 anni
Dopo il rilascio di alcuni ostaggi catturati durante l’attacco terroristico del 7 ottobre, sono emerse alcune informazioni sulle loro condizioni durante la prigionia.Tra i rapiti portati a Gaza contro la loro volontà, figura la famiglia delle due gemelline di 3 anni, Emma e Yuli Cunio, sequestrate insieme alla madre Sharon, al padre David, alla zia Daniel e alla cuginetta Emilia.…
Gli ostacoli che l’esercito israeliano deve affrontare
Una guerra asimmetrica L’operazione di Gaza è di difficile interpretazione perché non si svolge secondo le modalità di una guerra tradizionale, dove gli eserciti avanzano o si ritirano sempre controllando un territorio preciso. Le mappe che mostrano le zone della Striscia in mano a Israele non sono cambiate quasi negli ultimi giorni: vi è una zona a forma di una…
La caccia ai terroristi a Gaza
La situazione a GazaIl lavoro dell’esercito israeliano per l’eliminazione dei terroristi da Gaza procede in maniera progressiva e metodica. Ieri i primi carri armati sono entrati nella principale località del sudest della striscia, la città di Khan Yunis. La popolazione della città e i rifugiati già obbligati ad abbandonare le loro case nella parte settentrionale della Striscia erano stati preventivamente…
Liberato il diciottenne Ofir Engel. Il padre: “Difficile dire come stia emotivamente”
Sono passati quattro giorni da quando Ofir Engel, 18 anni, giocatore di basket del Kibbutz Ramat Rachel, è stato liberato dalla prigionia a Gaza. Le sue condizioni fisiche sono discrete, secondo quanto detto da suo padre, Yoav Engel al Times of Israel. “È difficile dire come stia davvero emotivamente” ha poi aggiunto.Ofir Engel è stato rapito il 7 ottobre dal…
Il creatore di Fauda Lior Raz mette all’asta alcuni ruoli secondari nella serie
Lior Raz, co-creatore e protagonista della serie televisiva israeliana Fauda, ha messo all'asta ruoli secondari nella serie durante un evento di beneficenza per le vittime degli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre.Come ha riferito il sito di informazione israeliano Mako, tre donatori si sono aggiudicati l'offerta per un totale complessivo di 900mila dollari e avranno ruoli nella nuova stagione…
Il capitale umano d’Israele
Ci dicevano di restare vigili i nostri nonni. Ogni volta che raccontavano dei loro fratelli, dei genitori, che erano stati portati via. Abbiamo creduto per ottant’anni che il ricordo della Shoah fosse un antidoto, che il lavoro sulla memoria, condiviso e anche portato avanti dalla società civile, garantisse un futuro senza la caccia all’ebreo. Non è stato così. Con il…