Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    Ricerca israeliana, l’intelligenza artificiale per decifrare antichi testi in ebraico e aramaico

    Misteriosi manoscritti antichi, iscrizioni e tavolette incomprensibili. Ogni anno vengono scoperti numerosi reperti, che costituiscono una fonte essenziale di informazioni sulla storia del Vicino Oriente. Purtroppo, quando sono troppo danneggiati, risultano però illeggibili. Per gli esperti e gli epigrafisti, che utilizzano procedure manuali, decifrarli diventa una sfida lunga e laboriosa.
    Un team di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria del Software e dei Sistemi Informativi dell’Università Ben-Gurion del Negev è riuscito ad applicare per la prima volta la ‘modellazione linguistica mascherata’ (una tecnica basata sull’intelligenza artificiale, grazie alla quale il sistema impara a prevedere le parole mancanti) su iscrizioni in ebraico e in aramaico per comprendere frasi, parole o blocchi di testo danneggiati.
    Sotto la supervisione del Prof. Mark Last, gli ingegneri Niv Fono, Harel Moshayof, Eldar Karol e Itay Asraf hanno sviluppato “Embible”, un programma, che utilizza l’IA, presentato il mese scorso all’ European Conference in the field of computational linguistics
    Gli studiosi hanno ‘addestrato’ l’intelligenza artificiale su 22.144 frasi dell’Antico Testamento e poi è stata testata sulle altre 536 frasi con successo. “Possiamo aiutare gli storici che hanno dedicato la loro vita a decifrare questi testi antichi nel modo più accurato possibile. – ha affermato il Prof. Last – Inoltre, credo che il modello possa essere esteso anche ad altre lingue antiche e complesse dal punto di vista morfologico”.

    Credit foto Jennifer Munro

    CONDIVIDI SU: