In un’operazione durata appena 10 minuti, gli agenti israeliani sono entrati in un ospedale di Jenin, Ibn Sina, in Cisgiordania e hanno eliminato tre terroristi. Così, sotto copertura, vestiti da medici e infermieri, gli agenti dell’IDF hanno sventato un attacco terroristico, eliminando una cellula che lo pianificava proprio nel nosocomio. Non è di certo la prima volta che Hamas usa un ospedale come base del terrore. Anzi, sembra essere una routine.
Secondo una dichiarazione congiunta dell’IDF, delle forze antiterrorismo YAMAM della polizia israeliana e dello Shin Bet, il terrorista di Hamas Mohammad Jalamna è stato ucciso durante l’operazione, insieme ad altri due terroristi che si nascondevano con lui nell’ospedale.
Jalamna, 27 anni, residente nel campo profughi di Jenin, ha mantenuto contatti diretti con la leadership di Hamas all’estero, e secondo quanto si apprende, era responsabile del trasferimento di armi e munizioni ai terroristi in tutta la Cisgiordania destinate ad attacchi contro gli israeliani.
Inoltre, afferma la dichiarazione congiunta, Jalamna ha utilizzato l’ospedale di Jenin come base operativa segreta poiché stava pianificando un attacco ispirato al massacro del 7 ottobre. Per quanto riguarda gli altri due terroristi palestinesi, i fratelli Mohammed e Basel Ghazawi, anche loro erano coinvolti e noti per le loro attività terroristiche.
תיעוד מג’נין: פשיטת לוחמי הימ”מ על בית החולים כשהם מחופשים לנשים ולאנשי צוות רפואי, במהלכה חוסלו 3 מחבלים@Doron_Kadosh pic.twitter.com/nH08qstRsK
— גלצ (@GLZRadio) January 30, 2024