L’Autorità Israeliana per le Antichità ha comunicato
che l’iscrizione con il nome di Dario il Grande sul reperto archeologico
recentemente rinvenuto non è autentica. Molte testate e blog avevano annunciato
la scoperta, ma adesso è giunta la smentita. L’esperto che si è occupato degli
scavi ha riconosciuto l’errore, commesso involontariamente.
L’Autorità Israeliana ha spiegato che il frammento è
stato esaminato dal dottor Haggai Misgav, uno dei principali ricercatori di
antiche scritture aramaiche, e da Sa’ar Ganor, un archeologo che studia il sito
di Tel Lachish e la relativa regione. Tuttavia, il ritrovamento non reca
un’antica iscrizione e una volta rilevata la reale situazione, in nome della
verità scientifica per cui questa istituzione si batte, l’IAA si è scusata e ha
comunicato l’errore.
La scoperta aveva suscitato grande scalpore, in quanto
si trattava di un piccolo coccio con un’iscrizione risalente a 2.500 anni fa,
che riportava il nome di Dario I il Grande, re della dinastia achemenide di Persia
(522-486 a.e.v.). Il ritrovamento era stato fatto casualmente da Eylon
Levy, consulente internazionale per i media del Presidente Isaac Herzog, mentre
passeggiava con il suo amico Yakov Ashkenazi nel Parco Nazionale di Tel
Lachish. “Quando ho preso il frammento e ho visto l’iscrizione, le mie
mani tremavano – aveva raccontato Levy – Ho guardato a destra e a sinistra
cercando una videocamera, perché ero sicuro che qualcuno mi avesse fatto uno
scherzo”.
La presunta scritta in aramaico sembrava che recitasse
“Anno 24 di Dario”, a indicare una datazione al 498 a.e.v con riferimento a re
Dario I di Persia, padre del re Assuero, noto con il nome di Achashverosh nella
Meghillat Esther, letta ogni anno durante la festa ebraica di Purim.
L’importanza della scoperta sarebbe stata notevole, in
quanto avrebbe rappresentato una prova della presenza di un grande centro
amministrativo reale persiano nell’antica città di Lachish.
“Negli anni Trenta – avevano spiegato gli studiosi
Saar Ganor dell’IAA e Haggai Misgav dell’Università Ebraica di Gerusalemme –
una missione archeologica britannica ha condotto degli scavi a Lachish, che ha
permesso il ritrovamento di un complesso edificio amministrativo d’epoca
persiana. La struttura sorgeva su un palazzo-fortezza dei re della Giudea, che
era stato distrutto, e si estendeva su una vasta area con un cortile circondato
da stanze e un maestoso portico d’ingresso a colonne. Oggi restano solo le basi
dei pilastri poiché i resti dell’elaborato edificio furono rimossi per scavare nel
sottostante palazzo di Giuda”. Una simile scoperta proprio fra le rovine di
questo edificio avrebbe rappresentato un tassello importante: sarebbe stata la
prima iscrizione amministrativa con il nome di Dario I il Grande trovata in
Israele.