
“Sembrava una scena di un film”. Con queste parole Nohar Shahar e Shani Amit, archeologi dell’Autorità per le Antichità Israeliane (IAA), hanno raccontatola recente scoperta, unica nel suo genere, fatta in Israele. A Cesarea è stato portato alla luce un sarcofago in marmo di epoca romana, risalente a 1.700 anni fa, sul quale è scolpita una scena mitologica che rappresenta Dioniso, dio del vino, e il leggendario eroe Ercole, che si sfidano bevendo vino. “Stavamo rimuovendo la sabbia leggera della duna, quando, all’improvviso, è emersa la punta di un oggetto di marmo. Eravamo tutti lì intorno, emozionati, e mentre spostavamo altra sabbia, non riuscivamo a credere a ciò che stavamo vedendo: parti di un sarcofago, sulle quali erano scolpite figure di divinità, animali e alberi. Ogni frammento era più impressionante del precedente. Infatti, proprio all’ultima ora dello scavo, è arrivato il momento più emozionante: è emerso un’intera fiancata intatta del sarcofago, che raffigura la scena di Ercole, disteso su una pelle di leone, con una coppa in mano”.
Il sarcofago è stato scoperto durante gli scavi archeologici condotti dall’IAA, su iniziativa della Caesarea Development Corporation. I frammenti del reperto sono stati consegnati agli esperti – Solomon Gavriel, Ilya Armanovsky e Gadmo Vajpo – che hanno lavorato al restauro, alla pulitura e al montaggio. Grazie a questo, la scena è stata completamente svelata: al centro c’è Dioniso e, attorno a lui, il corteo mitologico con Menadi, satiri, Hermes, Pan, leoni e tigri.
“È la prima volta in assoluto che troviamo nella nostra regione questa scena con Dioniso ed Ercole che si sfidano bevendo vino su un sarcofago funerario”, afferma Nohar Shahar. “Mentre le processioni dionisiache sono comuni nei sarcofagi del II e III secolo, la gara con Ercole, comune nell’arte romana, ci è nota, in questa area,solo nei mosaici,scoperti a Zippori e ad Antiochia – continua lo studioso – Nel caso di questo sarcofago, sembra che le figure non stiano solo festeggiando: accompagnano il defunto nel suo ultimo viaggio, momento in cui il bere e la danza si trasformano in un simbolo di liberazione e di passaggio alla vita nell’aldilà. Questo sarcofago offre una prospettiva insolita sull’idea della morte: non come fine, ma come inizio di un nuovo cammino”.
Secondo Shahar, il vincitore della sfida del vino è, chiaramente, Dioniso. “Ercole è raffigurato in uno stato pietoso, disteso, incapace di reggersi in piedi. Dioniso ha vinto, come ci si aspetta”.
Il sarcofago è stato trovato fuori dalle famose mura di Cesarea, in un’area che in precedenza non si credeva facesse parte dell’antico centro urbano. “Questo fa capire come i confini della città fossero più estese di quanto pensassimo in precedenza”, ha aggiunto Shahar.
“Si tratta di una scoperta stimolante che offre una riflessione sul modo in cui la vita e la fede erano percepite nel mondo romano” ha affermato Eli Escusido, Direttore dell’IAA.