
Test superati con successo. Star Wars? No, realtà. Il sistema di difesa laser ad alta potenza “Iron Beam” è operativo e sarà consegnato alle Forze di Difesa israeliane (Idf) entro la fine dell’anno. Ad annunciarlo il Ministero della Difesa israeliano e l’industria militare israeliana Rafael, che ha prodotto il sistema.
In un gesto simbolico, è stato dato anche un nuovo nome in ebraico all’Iron Beam: da ‘Magen Or’ (scudo di luce) a ‘Or Eitan’ (luce di Eitan), in memoria di Eitan Oster, 22 anni, comandante dell’Unità di commando Egoz, ucciso combattendo contro Hezbollah nel Libano lo scorso ottobre. Il padre di Oster, che lavora per la DDR&D – Directorate of Defense Research and Development -, è stato tra coloro che hanno concepito e sviluppato la sofisticata tecnologia.
L’Iron Beam è in fase di sviluppo già da oltre dieci anni. È stato presentato per la prima volta nel 2014. Durante l’attuale guerra, una versione meno potente del sistema è stata utilizzata dalle Idf per abbattere alcuni droni di Hezbollah, lanciati dal Libano.
L’Iron Beam (o ‘Or Eitan’) non è concepito per sostituire l’Iron Dome o gli altri sistemi di difesa aerea come David’s Sling e Arrow, ma per integrarli e completarli. Il laser utilizza una fonte di energia elettromagnetica costante, quindi ha una capacità ‘illimitata’ e non necessita di munizioni. Nella sua versione più potente, è in grado di sparare un raggio di 450 millimetri con una potenza di 100 kW, impiegando circa 4 secondi per distruggere droni e missili e poi passare al successivo. Inoltre, c’è un enorme risparmio economico: il suo colpo (solo il costo dell’energia necessaria per il fascio laser) si aggira intorno ai 2 dollari. I funzionari lo hanno salutato il sistema come un potenziale “punto di svolta”. Con la dichiarazione di operatività dell’Iron Beam, “si prevede un significativo balzo in avanti nelle capacità operative del sistema di difesa aerea, grazie alle armi laser a lungo raggio”, ha affermato il Ministero.
Lo scorso giugno, l’azienda Rafael aveva presentato al Salone Aeronautico di Parigi tre “sistemi d’arma laser ad alta energia”, che hanno alla base questa sofisticata tecnologia. L’Iron Beam 450, la versione aggiornata dell’Iron Beam; l’Iron Beam M, una versione compatta e mobile dell’intercettore laser, progettato per essere montato su camion e utilizzato dalle Forze di terra o per proteggere siti strategici; e il Lite Beam, un intercettore laser leggero, compatto e di minore potenza, progettato per essere montato su veicoli trasporto truppe o altri veicoli blindati durante le operazioni a terra.
L’azienda Rafael ha anche affermato che sta sviluppando una versione navale dell’intercettore laser, che può essere installato sulle imbarcazioni della Marina.
L’Iron Beam “pone lo Stato di Israele all’avanguardia della tecnologia militare mondiale e fa dello Stato di Israele il primo Paese a possedere questa tecnologia” – ha detto il ministro della Difesa Israel Katz – Questo non è solo un momento di orgoglio nazionale, ma una pietra miliare storica per il nostro sistema di difesa: un’intercettazione rapida, precisa ed economica che si integra agli strumenti difensivi esistenti e cambia l’equazione della minaccia”.