Skip to main content

Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    Israele colpisce porti e infrastrutture Houthi in Yemen: nel mirino anche la nave Galaxy Leader

    Questa mattina all’alba, l’aeronautica militare israeliana ha condotto un’operazione mirata contro obiettivi strategici sotto controllo Houthi in Yemen, colpendo tre porti – Hodeidah, Ras Issa e Al-Salif – una centrale elettrica e la nave Galaxy Leader, utilizzata dai ribelli come piattaforma operativa. L’operazione, secondo quanto riferito dall’IDF, si inserisce in un più ampio piano volto a smantellare l’infrastruttura terroristica Houthi nella regione.
    In una nota, l’IDF ha dichiarato che i porti colpiti sono stati usati dal “regime terroristico Houthi per il trasferimento di armi fornite dall’Iran, impiegate in complotti terroristici contro Israele e i suoi alleati”. Il Ministro della Difesa israeliano Katz, ha ribadito che gli attacchi fanno parte di un’operazione decisa per “eliminare la capacità dei ribelli di minacciare la navigazione e la sicurezza nella regione”.
    Uno degli obiettivi chiave del raid israeliano è stata la Galaxy Leader, una nave cargo battente bandiera delle Bahamas, sequestrata dai ribelli Houthi nel novembre 2023 mentre navigava nel Mar Rosso. Secondo l’intelligence israeliana, la nave era stata trasformata in una piattaforma radar per monitorare i movimenti delle navi commerciali nella regione, e impiegata a fini terroristici. La nave, di proprietà della società britannica Ray Car Carriers – parzialmente detenuta da investitori israeliani – era stata affittata a una compagnia giapponese. A bordo, al momento del sequestro, si trovavano 25 membri dell’equipaggio di varie nazionalità, ma nessun cittadino israeliano. L’equipaggio è rimasto in ostaggio per oltre un anno, fino alla liberazione avvenuta nel gennaio 2025, in concomitanza con una fragile tregua a Gaza. Secondo il Ministero della Difesa israeliano, nonostante il rilascio dell’equipaggio, i ribelli Houthi avrebbero continuato a utilizzare la nave per operazioni ostili, rendendola di fatto un obiettivo militare.
    L’attacco israeliano arriva dopo che i ribelli Houthi hanno attaccato la nave Magic Seas, a circa 50 miglia nautiche a sud di Hodeidah, aprendo il fuoco da otto imbarcazioni. Il personale armato a bordo dell’imbarcazione è riuscito a rispondere, permettendo in seguito il salvataggio di tutto l’equipaggio. L’International Chamber of Shipping ha definito gli attacchi dei ribelli Houthi come “atti di aggressione inaccettabili che mettono in pericolo la vita dei marinai e la sicurezza della navigazione commerciale”.

    CONDIVIDI SU: