Skip to main content

Ultimo numero Marzo – Aprile 2025

Scarica l’inserto di Pesach

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    Incendi in Israele, si indaga sulla pista dolosa: Hamas incita alla violenza online

    Nonostante la riapertura delle principali arterie stradali e la ripresa del traffico ferroviario verso Gerusalemme, l’emergenza incendi che da giorni devasta le colline circostanti la capitale israeliana è tutt’altro che conclusa. Giovedì mattina, ben 119 squadre dei vigili del fuoco sono ancora operative sul campo, supportate da 11 aerei, 3 elicotteri antincendio e un ulteriore elicottero per operazioni speciali. Altre 22 squadre sono attese in arrivo nelle prossime ore.

    I residenti delle aree evacuate – tra cui Neveh Ilan, Yad Hashmona, Shoresh, Neveh Shalom e Mevo Horon – sono stati autorizzati a rientrare nelle proprie abitazioni. Anche il servizio ferroviario verso Gerusalemme è stato ripristinato, dopo accurate verifiche di sicurezza. 

    Secondo quanto riferito dalla polizia israeliana, rimangono attivi sei focolai principali: tra questi, Sha’ar Hagai, Mesilat Zion, Yad Hashmona e Beit Meir. Le autorità temono che il rafforzamento dei venti previsto nelle ore centrali della giornata possa favorire una nuova propagazione delle fiamme. “Temiamo una ripresa dei roghi. Continueremo a lavorare almeno fino a sabato”, ha dichiarato Shmuelik Friedman, comandante dei vigili del fuoco di Gerusalemme.

    Nel frattempo, un uomo di 50 anni, residente nel quartiere arabo di Umm Tuba, è stato arrestato nella zona sud di Gerusalemme con l’accusa di aver appiccato volontariamente uno degli incendi. Era in possesso di materiali infiammabili. La polizia, insieme allo Shin Bet e ai vigili del fuoco, ha avviato un’indagine per accertare la matrice dolosa dei roghi. In parallelo, crescono le preoccupazioni per una campagna di incitamento attiva su Telegram e altri canali social palestinesi. Mercoledì, Hamas ha pubblicato un messaggio invitando apertamente i palestinesi a “bruciare ciò che potete: boschi, foreste e case dei coloni”. Nella giornata di giovedì, il canale israeliano Channel 2 ha riportato diversi tentativi di incendio doloso nell’area delle colline di Gerusalemme.

    In risposta all’appello lanciato da Israele per ricevere aiuti internazionali, diversi Paesi europei hanno offerto supporto immediato. Otto velivoli antincendio provenienti da Cipro e Italia sono attesi in giornata, mentre Romania, Spagna e Francia hanno confermato l’invio di ulteriori mezzi specializzati. Anche Ucraina ed Ecuador hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare Nel frattempo l’esercito israeliano ha mobilitato oltre 50 camion antincendio, unità della Brigata di Ricerca e Salvataggio e squadre di ingegneri militari impegnate nella creazione di linee tagliafuoco. Durante la notte, la piattaforma aerea “Shimshonim” ha effettuato 95 lanci di materiale ritardante.

    Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale, chiedendo il massimo impegno da parte delle forze armate: “Ogni sforzo è volto a salvare vite e contenere i danni”.

    L’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, ha voluto ringraziare pubblicamente il governo italiano per l’assistenza tempestiva:  “A nome dello Stato d’Israele, desidero ringraziare il Governo italiano e la Protezione Civile per il supporto immediato e provvidenziale. Un aiuto prezioso, che assume un significato ancora più speciale nel giorno della nostra Indipendenza”. 

    Nonostante la gravità della situazione, le autorità israeliane hanno confermato che i festeggiamenti per la Giornata dell’Indipendenza si svolgeranno regolarmente. Tuttavia, è stato raccomandato alla popolazione il massimo rispetto delle norme di sicurezza, in particolare durante i tradizionali barbecue.

    CONDIVIDI SU: