Sono un po’ remote, forse un po’ di nicchia e fuori dai sentieri battuti. Ma proprio per questo sono sorprendenti le tre destinazioni che Shalom ha selezionato per chi ama la natura, la storia e le diversità culturali di Israele. Per chi già conosce le mete più famose ma non per questo ha perso la curiosità. Agamon Hula, Revivim e Kfar Kama sono luoghi che custodiscono storie affascinanti da scoprire.
In volo con uno stormo di gru sopra i campi coltivati, sulle acque del lago di Agamon e tra i papiri che ondeggiano al vento. Con il set per la realtà virtuale al posto del binocolo, il «birdwatching» diventa un’esperienza immersiva. Questa e altre tecnologie all’avanguardia, custodite in un edificio «eco-friendly» dall’atrio al tetto, fanno dello «Stephen J. Harper KKL-JNF Hula Valley Visitor and Education Center», in Israele, il gioiello della corona di uno dei luoghi più belli al mondo per gli amanti dell’ornitologia e della natura. All’interno dell’edificio, trasparente su tutti i lati, un muro digitale di 18 metri quadrati trasmette in tempo reale le immagini degli uccelli all’interno del parco. Un modello digitale in 3D della Hula Valley si aggiorna in modo dinamico grazie ai dati rilevati costantemente sul campo. Un quiz interattivo in tre lingue (inglese, ebraico e arabo), con domande e curiosità sulle varie specie di uccelli, anima il «Bird Wall» a riconoscimento gestuale.
Sei postazioni attrezzate con set per la realtà virtuale consentono di volare in formazione con le gru, fra tramonti e temporali. L’edificio, ricoperto da un lungo prato, sembra emergere dal parco. Il tetto è una terrazza panoramica a 360° che affaccia sul bacino di Hula e sulle alture del Golan. L’esperienza al Visitor Center è propedeutica all’esplorazione della riserva a piedi, in bicicletta, in tandem o in golf car, alla ricerca di un punto panoramico per guardare e fotografare fenicotteri rosa, pellicani, aquile bianche e grigie, anatre e cormorani ma anche lontre, bufali d’acqua, daini e specie endemiche come la rana di Hula. Con il crescente interesse per il turismo responsabile, quello che un tempo era considerato un bizzarro hobby di nicchia, l’aviturismo oggi attrae sempre più persone disposte a viaggiare per il mondo sulle rotte migratorie degli uccelli.
L’area che comprende il parco ornitologico del lago di Agamon e la Valle di Hula, una superficie di 3 chilometri quadrati, si trova proprio al centro della spaccatura afro-siriana, uno dei più significativi corridoi del cielo. Oltre 500 milioni di uccelli, di 550 specie diverse, sorvolano Israele due volte l’anno, in autunno e in primavera. Per afferrare l’enorme densità e varietà di esemplari, basta pensare che in Nord America, un’area 2 mila volte più estesa di quella israeliana, si registra appena il doppio delle specie. È la combinazione unica di lago e palude a fare del parco di Agamon Hula uno degli habitat umidi più importanti in tutto il Medio Oriente e nel mondo.
Credit foto: Inbar Shlomit Rubin, Agamon-hula lake park