Il suo nome è Amro Abu Rida, un uomo qualsiasi all’apparenza che sosteneva di essere un semplice giornalista. Rida è stato arrestato per il suo coinvolgimento nel massacro del 7 ottobre, e durante un interrogatorio dell’IDF, ha confessato di essere in realtà un terrorista. Suo fratello, terrorista anche lui, avrebbe partecipato al rapimento dei fratellini Bibas. A riferire la notizia KAN news mercoledì sera.
Nel suo interrogatorio, Rida ha detto di essere un operativo dell’organizzazione terroristica del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) e ha ammesso di aver preso a calci il corpo di uno degli ostaggi durante il pogrom del 7 ottobre, in cui l’uomo avrebbe avuto un ruolo attivo, come si legge nel rapporto di KAN. Fino ad ora, molte campagne sui social media avrebbero richiesto il rilascio di Rida dal carcere, compresi media come Al Jazeera, che avrebbe accusato apertamente Israele di aver rapito un civile di professione giornalista. Secondo quanto evidenziato dal rapporto, Rida avrebbe raccontato, durante il suo interrogatorio con l’IDF, di aver avuto il ruolo di agente militare attivo nel gruppo terroristico FPLP. Rida ha anche detto di aver lavorato principalmente come documentatore sul campo per il gruppo terroristico, filmando e montando video sulle attività terroristiche del gruppo palestinese. Rida avrebbe anche confessato di aver partecipato a numerose imboscate contro l’IDF mentre le truppe operavano nella Striscia di Gaza. L’uomo ha aggiunto di aver regolarmente preso parte all’assalto del kibbutz Nir Oz il 7 ottobre. Inoltre, sempre secondo il rapporto della KAN, il fratello di Rida avrebbe invece partecipato al rapimento dei membri della famiglia Bibas, tra cui Kfir di 9 mesi e Ariel di 4 anni. Rida, è stato arrestato a febbraio, fuori dall’ospedale Nasser di Khan Yunis e, quando ha tentato di fuggire dalla zona, si è spacciato per un civile innocente.