
Hamas starebbe sabotando attivamente la distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, ricorrendo alla violenza e alla propaganda contro i civili palestinesi e gli operatori umanitari. È quanto emerge da registrazioni audio diffuse dal COGAT (Coordinatore delle Attività Governative nei Territori), che documentano le testimonianze di residenti gazawi presenti nei centri di distribuzione. Le accuse sono gravi: atti di terrorismo, disinformazione e attacchi armati.
Secondo le testimonianze, Hamas non solo aprirebbe il fuoco contro i civili nei pressi dei centri di distribuzione, ma diffonderebbe anche false notizie, attribuendo gli attacchi all’IDF (Forze di Difesa Israeliane), accompagnandoli con video manipolati e dati falsi sulle vittime. «È Hamas che spara alla gente. Vogliono far credere che sia l’esercito israeliano, ma sono loro», ha dichiarato un testimone. Un altro ha parlato di «banditi che sparano e rubano gli aiuti alla popolazione». Le accuse trovano conferma anche da parte della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), l’organizzazione sostenuta dagli Stati Uniti e attiva nella distribuzione degli aiuti nel territorio. Lunedì, la GHF ha reso noto che Hamas avrebbe offerto taglie in denaro per chiunque ferisca o uccida membri del suo staff, sia americani che palestinesi. Dodici operatori locali sono già stati uccisi, altri sarebbero stati torturati. «Abbiamo ricevuto informazioni credibili secondo cui Hamas ha messo una taglia sui nostri operatori. Le nostre squadre sono state attaccate, e alcuni colleghi potrebbero essere stati rapiti», si legge in un comunicato ufficiale dell’organizzazione. Uno degli episodi più gravi si è verificato sei giorni fa, quando un autobus della GHF con oltre 20 operatori umanitari a bordo è stato assalito da uomini armati di Hamas nella zona di Khan Yunis: cinque dipendenti palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti.
Alla luce di queste rivelazioni, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa Yoav Gallant hanno ordinato all’IDF di presentare entro 48 ore un piano operativo per impedire che Hamas continui a sottrarre gli aiuti umanitari destinati alla popolazione del nord della Striscia di Gaza.
Le testimonianze dirette dei gazawi, i dati forniti dalla GHF e le intercettazioni dell’intelligence israeliana delineano una strategia sistematica: Hamas non solo ostacola la consegna degli aiuti, ma strumentalizza la sofferenza della popolazione per fini propagandistici, agendo contro gli stessi civili che afferma di voler proteggere.