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    ISRAELE

    Dopo 43 anni, Israele riporta a casa i resti del sergente Zvi Feldman, disperso nella battaglia di Sultan Yacoub

    Dopo oltre quattro decenni di attesa, Israele ha finalmente riportato a casa i resti del sergente di prima classe Zvi (Zvika) Feldman, comandante del carro armato dell’IDF dato per disperso dal 1982 dopo la battaglia di Sultan Yacoub, durante la Prima Guerra del Libano. L’operazione, complessa e altamente riservata, è stata condotta in territorio siriano dalla collaborazione tra l’esercito israeliano e il Mossad.
    La battaglia di Sultan Yacoub si svolse tra il 10 e l’11 giugno 1982 nella Valle della Bekaa, in Libano, durante l’Operazione “Pace in Galilea”. L’obiettivo delle forze israeliane era prendere il controllo di un incrocio strategico, ma l’azione si trasformò in uno scontro caotico con le forze siriane, segnato da mancanza di coordinamento e fuoco amico. Il bilancio fu di 20 morti, decine di feriti e sei dispersi. Nel 2019, i resti del sergente Zachary Baumel sono stati recuperati grazie a un’operazione segreta sostenuta da Mosca.
    Ad annunciare il ritorno del soldato è stato il primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha dichiarato: “Per decenni, Zvika è stato considerato disperso, e gli sforzi per trovarlo non si sono mai fermati. Sei anni fa abbiamo riportato a casa Zachary Baumel, oggi riportiamo a casa Zvika. Ho promesso alla famiglia Feldman che non mi sarei mai arreso. I suoi genitori, Pnina e Avraham, purtroppo non hanno vissuto abbastanza per vedere questo giorno. Oggi restituiamo Zvika alla sua famiglia e alla terra di Israele che tanto amava”.
    L’IDF e il Mossad, in una nota congiunta, hanno spiegato che il recupero dei resti è avvenuto “nel cuore della Siria” grazie a “capacità operative avanzate e un’intelligence precisa, testimonianza dell’ingegno e della determinazione di Israele”. L’identificazione dei resti è stata confermata dal centro DNA del Rabbinato Militare.
    “Dopo 43 anni, riportiamo Zvi Feldman a casa. – ha commentato il ministro della Difesa Israel Katz – In questo momento di dolore, il nostro pensiero è rivolto alla famiglia Feldman, che ha vissuto decenni di incertezza. Continuiamo con determinazione gli sforzi per ritrovare anche Yehuda Katz, ancora disperso da quella stessa battaglia. È un dovere nazionale e morale”.
    La sorella di Feldman, Anat, aveva dichiarato a dicembre: “Il crollo del regime di Assad in alcune aree della Siria offre una rara opportunità. Speriamo che Zvika possa tornare. Non sappiamo cosa gli sia accaduto, ma i regimi di Assad padre e figlio sono stati crudeli. È possibile che sia stato rinchiuso in qualche prigione sotterranea”.
    “Abbiamo sempre detto: forse è ancora vivo – ha proseguito – Non è solo una questione familiare, ma una responsabilità nazionale. Dopo il 7 ottobre abbiamo fatto un passo indietro, ma ora è il momento di agire”.
    Con il ritorno di Feldman, Israele mantiene la promessa di non abbandonare nessuno dei suoi soldati. “Riportare indietro i dispersi, vivi o morti, non è solo un impegno, ma un obbligo morale e nazionale” ha concluso il ministro Katz.

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