“Dobbiamo credere che la nostra storia abbia un lieto fine”: queste le parole di Sarit Zussman, madre di Ben, recentemente caduto in battaglia a Gaza. La donna ha deciso di rilasciare un’intervista ad Arutz Sheva durante un incontro avvenuto nel Kibbutz Be’eri, durante il quale ha condiviso tutto il suo dolore ma anche la sua voglia di combattere e sperare che la guerra presto finirà.
All’evento hanno partecipato le famiglie di coloro che sono stati uccisi nel massacro di Hamas, i parenti dei soldati caduti in guerra e le famiglie degli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi.
“Proprio nel luogo in cui si sono verificati eventi così terribili, dobbiamo crescere e far germogliare qualcosa di nuovo, anche se Israele sta ancora combattendo questa guerra. In questo momento – ha detto la donna – dobbiamo andare avanti e vivere”. Parole di speranza e di forza anche e sopratutto per le famiglie dei soldati e degli ostaggi che aspettano presto il ritorno dei propri figli a casa.
“Il nostro amore per la vita ci costringe a scegliere il bene e fermare il male ed il Trattato di Bereshit fa parte di questo processo, scegliendo il bene, scegliendo una diversa via, e un diverso livello di rispetto reciproco, si può raggiungere il vero senso dell’ebraismo” ha detto la donna durante l’incontro nel kibbutz avvenuto anche per presentare il trattato di Bereshit.
Durante il funerale di suo figlio Zussman ha espresso piena fiducia nella vittoria israeliana. La donna ha sottolineato poi il divario tra la brama di morte del nemico e la voglia di vivere del popolo ebraico. “Dobbiamo credere in noi stessi e nel nostro giusto percorso, nella speranza di vincere, costruiremo e prospereremo. La nostra storia avrà un lieto fine. Sono sicura che Ben sia felice, e che sia qui con me” ha concluso la donna.