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    ISRAELE

    Dall’incubo al futuro insieme: due ex ostaggi di Hamas si fidanzano

    Sasha Troufanov e Sapir Cohen, entrambi ex ostaggi di Hamas, hanno annunciato il loro fidanzamento, segnando una svolta importante dopo mesi difficili legati ai loro traumi a causa della prigionia. La loro storia, iniziata nel terrore del 7 ottobre 2023, oggi racconta di speranza e di un legame nato in circostanze estreme. Troufanov, 28 anni, originario di Nir Oz, è stato tenuto prigioniero a Gaza per 49 giorni. Fu rapito insieme alla madre e alla nonna, durante l’attacco al kibbutz che costò la vita a suo padre, Vitaly. Cohen, giovane donna di Kiryat Ata, si trovava nello stesso kibbutz ed è stata anche lei rapita. Dopo settimane di trattative internazionali, è stata liberata nel novembre 2023, insieme alla madre e alla nonna del suo futuro compagno.

    Dopo il loro rilascio, Sasha e Sapir hanno mantenuto i contatti, condividendo esperienze, paure e ricordi del tempo trascorso in ostaggio. Da quel legame profondo è nata una relazione che si è rafforzata nei mesi successivi, fino alla recente proposta di matrimonio. La coppia, oggi un simbolo di rinascita, non ha ancora fissato una data per le nozze, ma la notizia del loro fidanzamento ha già commosso e ispirato molti in Israele. Sasha, che aveva studiato ingegneria elettrica all’Università Ben-Gurion e lavorava per Amazon prima del rapimento, è cresciuto in Israele dopo l’immigrazione della sua famiglia dall’ex Unione Sovietica. Sapir, invece, è cresciuta nel nord del Paese, a Kiryat Ata, in una famiglia molto unita che ha combattuto senza sosta per il suo rilascio.

    La loro storia, nata da una tragedia condivisa, è oggi un messaggio potente di speranza. In un momento in cui il Paese continua a fare i conti con le ferite dell’attacco di Hamas, la scelta di Sasha e Sapir di costruire un futuro insieme è un raro spiraglio di luce.

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