A meno di un “miracolo”, Israele rischia un nuovo lockdown. A dirlo è il ministro della Sanità Yuli Edelstein, mentre il paese sta assistendo ad una forte ripresa dell’epidemia. Gli ultimi dati registrano un numero record di 195 malati gravi, 57 dei quali attaccati ai ventilatori. Le unità coronavirus di tre ospedali hanno raggiunto la piena capacità e altri due ci si avvicinano. Finora il massimo di malati gravi era stato raggiunto il 13 aprile, con 183 casi. Si registrano anche quattro nuovi decessi, per un totale di 375. I nuovi contagi sono 1578, in calo rispetto al record di 1718 reso noto ieri, per un totale di 42.813 contagi dall’inizio della pandemia. I casi attivi sono 22704. Israelesembrava aver contrastato l’epidemia con successo, ma oggi sembra che sia uscito troppo rapidamente dal lockdown. Il governo non ha trovato un’intesa su nuove misure per contrastare il contagio e i media riportano uno scambio di accuse fra i due maggiori partiti, Likud e Blu e Bianco, sulla responsabilità del mancato accordo. Intanto il ministro della Sanità ha detto al quotidiano Yediot Ahronoth di temere che presto si arrivi a 2mila contagi giornalieri. Edelstein ha aggiunto di sperare che le restrizioni adottate nei giorni scorsi, con misure di confinamento nelle aree più colpite e la riduzione del numero di persone ammesse in ristoranti ed eventi, diano dei frutti. “Bisogna aspettare due o tre giorni per vedere, ma sarebbe un miracolo”, ha affermato. Altrimenti, avverte, l’eventualità di un nuovo lockdown potrebbe essere discussa domenica dal governo. (Civ/Adnkronos)