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    ISRAELE

    Addio a Giora Epstein, l’ ’asso dell’aria’ israeliano

    Giora Epstein, il pilota da caccia con il maggior numero di abbattimenti aerei nell’era dei jet, è morto qualche giorno fa all’età di 87 anni. Con 17 vittorie confermate nei cieli del Medio Oriente, è considerato una leggenda dell’Aeronautica israeliana e uno dei più grandi aviatori militari del dopoguerra.
    Nato nel 1938, iniziò la carriera militare come tecnico d’armi. Fu respinto due volte dalla scuola di volo per motivi medici, ma non si arrese. Entrò volontario nella Brigata Paracadutisti, tornò in servizio come istruttore e riuscì, infine, a farsi ammettere all’addestramento da pilota. Si diplomò con lode nel 1963 e iniziò a volare su elicotteri, per poi passare alla caccia, dove trovò la sua vera vocazione.
    Epstein ha servito nell’Aeronautica tra il 1963 e il 1977, distinguendosi soprattutto durante la Guerra del Kippur del 1973. Pilotando il Mirage III nello Squadrone 101, faceva parte del reparto d’élite dell’aviazione israeliana. In carriera si scontrò con numerosi aerei, fra i quali MiG-17, MiG-21, Su-7 e altri caccia sovietici utilizzati dalle forze arabe. “Giora ha abbattuto 17 aerei nemici, 12 solo durante la Guerra del Kippur, cinque con missili e sette con cannoni” ha dichiarato il comandante dell’Aeronautica Amikam Norkin nel 2018.
    Nel corso della carriera, Epstein accumulò oltre 9.000 ore di volo. Ottenne la sua prima vittoria aerea nella Guerra dei Sei Giorni, nel 1967 e partecipò a tre guerre in totale. Per il suo ruolo nella Guerra del Kippur ricevette anche una Medaglia al Servizio Distinto. Nel 2018 fu promosso al grado onorifico di generale di brigata. In quell’occasione, il Capo di Stato Maggiore, Gadi Eisenkot, affermò che egli facesse “parte della generazione fondatrice che ha costruito le capacità dell’IDF e trasmesso una tradizione di dedizione, vittoria ed eccellenza”.
    Molti lo hanno ricordato anche per la sua semplicità ed umanità , tra cui anche Noam Lanir, figlio del comandante di squadrone Avi Lanir, morto in prigionia in Siria. Noam ha dichiarato come li ammirasse: “da bambino ricordo Giora che lavorava a maglia a casa e cucinava e, subito dopo, usciva ad abbattere più MiG di chiunque altro”.
    Il colonnello in pensione Avner Yarkoni lo ha salutato per l’ultima volta, descrivendolo come “un guerriero senza paura, un vero amico, oltre che un uomo gentile ed amato da tutti”.

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