In questa parashà vengono descritti i sintomi del fenomeno chiamato tzara’at. Colui che veniva afflitto da questa affezione cutanea doveva andare a farsi visitare da Aharon il kohen gadol o da uno dei sui figli. R. ‘Ovadià Sforno (Cesena, 1475-1550, Bologna) che era medico, spiega che queste affezioni cutanee di cui parla la Torà erano diverse dalla lebbra e da altre terribili malattie simili che avevano colpito…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Parashà di Ki Tazria: Perché per la malattia della tzara’at non si andava dal medico?
Parashà di Sheminì: Chi fa una mitzvà riceve due berakhòt
La parashà descrive quello che avvenne dopo i sette giorni dell’investitura (miluìm) di Aharon e dei suoi figli come kohanim. Nell’ottavo giorno, che era il giorno dell’inaugurazione del Mishkàn, Moshè chiamò Aharon, i suoi figli e gli anziani d’Israele, e disse ad Aharon di prendere un torello come sacrificio di espiazione per i peccati (chattàt) e un montone com olocausto (‘olà) (Vaykrà, 9:1-2). Ai figli…
Le acque della Creazione
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua pubblichiamo un estratto del libro di Yarona Pinhas “Onda sigillata”, edito da Giuntina.La Torà è maim chayyim, acque di vita«Come l’acqua si estende da una estremità all’altra del mondo, così la Torà è vita per il mondo. Come l’acqua discende dal cielo, così la Torà discende dal cielo. Come l’acqua rinfresca l’anima, così la…
Viaggio nell’Odessa ebraica
[contact-form][contact-field label="Nome" type="name" required="true" /][contact-field label="Email" type="email" required="true" /][contact-field label="Sito web" type="url" /][contact-field label="Messaggio" type="textarea" /][/contact-form] I cavalli di frisia, i sacchi di sabbia davanti alla famosa scalinata di Odessa progettata da Francesco Boffo e Avram Mel’nikov riportano alla memoria le immagini in bianco e nero del celebre film di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, la corazzata Potëmkin. Il regista, di padre…
Parashà di Tzav: Lo stesso senso di missione per trentanove anni
La parashà si apre con queste parole: “L’Eterno parlò a Moshè dicendo: dai questo ordine (tzav) ad Aharon a i suoi figli: questo è l’insegnamento della ‘olà (olocausto)...” (Vaykrà, 6:1). L’olocausto era il sacrificio di un animale la cui carne doveva essere completamente fatta ardere sul mizbèach (altare). R. Avigdor Burstein, rav del bet ha-kenesset dello Hekhàl Shelomò a Gerusalemme, fa notare che alla fine della parashà è scritto:…
PURIM 5782. Sorti, segni degli astri e la lotta di Haman contro il tempo!
Il primo mese, il mese di Nissan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tirò il Pur, cioè a sorte, in presenza di Haman; un giorno dopo l’altro e un mese dopo l’altro, finché uscì il dodicesimo mese, il mese di Adar (Ester 3:7).Questo è l’ordine delle fasi in cui Haman manifesta la sua volontà di annientamento degli ebrei:1. Haman…
Purim, si torna alla vita
Furono mandate delle lettere per mezzo di corrieri in tutte le provincie del re perché si distruggessero, si uccidessero, si sterminassero tutti gli ebrei, giovani e vecchi, bambini e donne…(Estèr III, 13)Per Hamàn non era sufficiente sterminare – leabèd il popolo ebraico. Prima dello sterminio voleva anche lehashmìd ve-laharòg distruggere e uccidere uomini, donne e bambini. Nel testo della Meghillà, come si evince anche…
“Un respiro in più” – la bioetica secondo Vasco Rossi
A volte i poeti e i cantautori esprimono in poche parole quanto altri direbbero in dotte e lunghe disquisizioni. Uno dei problemi principali della bioetica è arrivare a una chiara definizione della fine della vita. Da questa determinazione può dipendere, infatti, la vita di altre persone. La questione è il trapianto di organi: stabilire che il decesso sia avvenuto è un…
Parashà di Vaykrà: Chi è più adatto a fare il chazàn?
La prima parashà del libro di Vaykrà introduce l’argomento dei korbanòt, dei sacrifici, siano essi bovini, ovini o caprini o anche offerte farinacee. R. Shimshon Nachmani (Modena, 1706-1779, Reggio Emilia) nella sua opera Zera’ Shimshòn, cita il Talmud Yerushalmi (Rosh Hashanà, 2:5) dove è scritto che nel libro di Shemuel (3:14) riguardo ai peccati dei figli di Elì, il Kohen Gadol, è scritto: “Il peccato del casato di Elì…
Parashà di Pekudè: Cosa significa Pekudè?
Pekudè è l’ultima parashà del libro di Shemòt e in essa Moshè presenta il rapporto sull’uso delle donazioni fatte dai figli d’Israele per la costruzione del Mishkàn e sul montaggio del Mishkàn stesso alla fine dei lavori. La parashà è chiamata Pekudè dalla prima parola: “Elle pekudè ha-Mishkàn”(questi sono i conti del Mishkàn) (Shemòt, 38:21). R. Pinchas Rozenzweig di Gerusalemme nel suo recente volume Peer Yashàr (1993) sulle parashòtsettimanali, fa notare che la radice pkd nella Torà e nei libri dei profeti…