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Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il 7 ottobre e la grande rimozione

    Di Rav Riccardo Di Segni

    È successo a tutti in questi mesi. Stiamo seduti davanti alla televisione accesa e sentiamo l’ennesima notizia o commento pieni di odio e disinformazione contro Israele. Possiamo reagire con la rabbia, con l’insulto diretto a chi parla, scrivere su Facebook, protestare con il direttore di testata, o rinchiuderci nell’apatia. Tutte reazioni comprensibili. Ma questo basta? Siamo sicuri che il nostro…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Nitzavìm-Vayèlekh: Vi sono diversi tipi di ‘Avodà Zarà

    Di Donato Grosser

    In questa parashà Moshè avvertì il popolo di non pensare che qualcuno possa evitare la punizione divina se servirà “gli dei falsi e bugiardi”. Moshè disse: “Non vi sia tra di voi un uomo o una donna o una famiglia o una tribù il cui cuore si distolga [dall’accettare il patto] dell’Eterno nostro Dio, per andare a servire gli dei…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tavò: Quando le benedizioni ci inseguono

    Di Donato Grosser

    Nella parashà è scritto: “Se darai ascolto alla voce dell’Eterno tuo Dio, tutte queste benedizioni verranno su di te e ti raggiungeranno” (Devarìm, 28:2). R. Avraham Kroll (Lodz, 1912-1983, Gerusalemme) nella sua opera di commenti sulle parashòt settimanali si domanda quale sia il significato dell’espressione “Ti raggiungeranno”. C’è forse qualche persona che fugge quando arrivano delle benedizioni? I commentatori danno…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tetzè: La mitzvà di non usare insieme lino e lana nei tessuti

    Di Donato Grosser

    Sull’argomento di non usare lino e lana nei tessuti era stato scritto un articolo nella rivista Segulat Israel (n. 4) a cura di Moshè Netzer. Questa pagina è un riassunto dei punti principali di quell’articolo. Nella Torà vi sono due fonti che trattano la mitzvà di non usare insieme lino e lana nei tessuti; la prima è in Vaykrà (19:19)…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Shofetim: Cosa succede dove non ci sono giudici

    Di Donato Grosser

    La parashà inizia con queste parole: “Porrai su di te dei giudici (shofetìm) e dei ufficiali (shotrìm) in tutte le città che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà, tribù per tribù; ed essi giudicheranno il popolo con giusti giudizi (Devarìm, 16:18). Rashì (Troyes, 1040- 1104) commenta questo versetto nel modo seguente: “I shofetìm sono i giudici che decidono la legge;…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Reè: Arbitrio o permesso?

    Di Donato Grosser

    R. Herschel Schachter (Scranton, 1941) in Insight and Attitudes (p. 252) scrive che la prima parte di questa parashà formula il principio del libero arbitrio. Nella Torà è scritto: “Guardate, io pongo oggi dinanzi a voi la benedizione e la maledizione: la benedizione, se ubbidite ai comandamenti dell’Eterno, del vostro Dio, i quali oggi vi do; la maledizione, se non…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di ‘Ekev: Le specie di frutta originarie della Terra Promessa

    Di Donato Grosser

    La Terra Promessa veniva data con la condizione che il popolo d’Israele avrebbe dovuto osservare le mitzvòt. Così è infatti scritto nella parashà: “E osserva i comandamenti dell’Eterno, dell’Iddio tuo, camminando nelle sue vie e temendolo; perché il tuo Dio, l’Eterno, sta per farti entrare in un buon paese: paese di corsi d’acqua, di laghi e di sorgenti che nascono…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vaetchanàn: Nonno e nipote

    Di Donato Grosser

    Nel 1936, arrivato da poco negli Stati Uniti, rav Yitzchak Hutner (Varsavia, 1906-1980, Gerusalemme) scrisse un articolo intitolato “Public Opinion and Jewish Education”, pubblicato nella rivista Young Israel Viewpoint. In un passo egli affermò che “...l’esperienza del Sinai [...] è la pietra miliare dell’esistenza del popolo ebraico”. La fonte di questa affermazione la troviamo in questa parashà dove è scritto:…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Tishabeav, una riflessione sul passato e sul presente

    Di Rav Ariel Di Porto

    Molti eventi catastrofici nella storia ebraica, fra cui la distruzione dei Santuari di Gerusalemme per mano dei babilonesi prima, dei romani poi, sono avvenuti il 9 di Av. Ogni anno il digiuno del 9 di Av rappresenta di certo un’occasione per riflettere sulla storia passata, ma dovrebbe, e questa è secondo Maimonide una delle funzioni dei digiuni, farci riflettere sulla…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Le letture di Tishà be-Av

    Di Donato Grosser

    Durante il digiuno che si fa nel nono giorno del mese di Av si usa leggere in tutte le comunità ebraiche la Meghillà di Ekhà, ovvero le Lamentazioni del profeta Geremia. Si leggono anche delle kinòt (elegie) composte nel corso dei secoli. Nell’uso ashkenazita vene sono ben quarantacinque. Uno dei motivi per questo grande numero è storico. Nel 1096 i…