Il silenzio di D-o è uno dei temi più difficili e profondi della religione, presente fin dalle origini del pensiero umano. Su questo argomento si sono confrontati, in un incontro organizzato dalla Comunità Ebraica di Roma e dal Vicariato di Roma presso il Centro Ebraico Pitigliani, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni e Monsignor Ambrogio Spreafico, moderati da…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Il silenzio di D-o al centro del nuovo appuntamento del dialogo interreligioso
Parashà di Vayèshev: ”Le mie prigioni”
Mi chiamo Yosef, figlio di Ya’akòv. Sono nato a Charàn nel podere del mio prozio Lavàn. Sono l’undicesimo di dodici fratelli. Quando avevo diciassette anni e accudivo al gregge di famiglia, cercavo di spiegare ai miei fratelli maggiori che mi intendevo di questioni pecorine molto più di loro (Sforno). Mio padre se ne rese conto e mi diede una tunica…
Per un paio di scarpe
La vendita di Yosef da parte dei suoi fratelli è una storia emblematica. Triste immaginare il momento in cui dopo averlo gettato in un pozzo, vuoto di acqua, pieno di scorpioni e serpenti, decidono di tirarlo fuori, per venderlo come schiavo. Primo figlio di Rachel, ritenuto un miracolo data la sua sterilità, egli crebbe come un figlio prediletto. Non faceva…
L’anima vuole servire il Signore
È importante capire la grandezza dell’anima e cercare di identificarsi con essa: così riuscirà ad influire secondo la sua vera potenza sull’individuo. L’uomo è composto di anima e corpo. Cosa sia il corpo, ciascuno lo vede, lo percepisce. Cosa sia l’anima, è un grande enigma. I raggi solari, la cui fonte è il sole, sono un esempio: se poniamo un…
Parashà di Vayshlàkh: “Non svegliare il can che dorme”
In questa parashà leggiamo che al suo ritorno da Charàn, Ya’akòv venne a sapere che il fratello Esaù, che ventidue anni prima aveva affermato che l’avrebbe ucciso per avergli portato via la benedizione paterna, stava venendo incontro a lui con quattrocento uomini armati. Un vero esercito per quei tempi. Il Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco) nel suo commento a questa parashà…
Rabbia: una sfida spirituale
Se non mi arrabbio, le cose non si muovono. Pretendiamo di non arrabbiarci mai? Fa bene trattenersi e tenere tutto dentro? I medici dicono che è dannoso per la salute. È possibile cambiare questa natura? Vediamo cosa insegnano i Maestri, partendo dal presupposto che la missione di ciascuno è migliorarsi. Durante la vita siamo soggetti a sfide difficili, ma possiamo…
Parashà di Vayetzè: Da Ya’akov impariamo come sopravvivere nell’esilio
Ya’akòv aveva lavorato presso il suocero Lavàn per vent’anni; quattordici anni per Lea e Rachel, le due figlie di Lavàn, e altri sei anni quando Lavàn aveva insistito che restasse con lui. Lavan gli aveva offerto un contratto di lavoro poco favorevole che, grazie a Dio, si rivelò invece molto favorevole per Ya’akòv. Nella Torà è scritto cosa avvenne in…
Parashà di Toledòt: Yitzchàk, un modello di dedizione ai figli.
Yitzchàk sposò Rivkà all’età di quaranta anni e Rivkà, secondo il Seder ‘Olam (una cronologia degli eventi biblici composta nel secondo secolo dell’era volgare), ne aveva quattordici. La nascita dei due figli non fu facile. Rivkà non riusciva a concepire e solo dopo tante preghiere ebbe i due gemelli Esaù e Ya’akòv, quando Yitzchàk aveva sessanta anni (Bereshìt, 25:26). Solo…
Parashà di Chayè Sarà: I Sepolcri ebraici
Sara era morta. Ora Avraham si trovava nella triste necessità di seppellirla, senza avere un cimitero di famiglia. A tale scopo si rivolse ai maggiorenti dei Hittiti che abitavano a Chevron. Egli chiese loro di intercedere presso Efron in modo che gli vendesse la grotta di Machpellà come sepolcro perpetuo per la famiglia (Bereshìt, 23: 6-9). Il Nachmanide (Girona, 1194-1270,…
Parashà di Vayerà: Yitzchàk, figlio di genitori anziani
La nascita di Yitzchàk, figlio di Avraham e Sara, fu un evento straordinario. Avraham aveva cent’anni e Sara, novanta. Anche tenendo conto del fatto che la vita dei patriarchi era molto più lunga della nostra, per una donna avere un figlio all’età di novant’anni è una cosa al di fuori del normale. Infatti Sara stessa, che pure visse cento ventisette…