La Grande Sinagoga di Parigi la Victoire ha festeggiato ieri sera il suo 150° anniversario con un grande concerto in cui sono state eseguite opere del repertorio liturgico concistoriale e musiche che scandiscono i momenti più significativi della vita ebraica; è stata la prima celebrazione che ha dato il via ufficiale ad un programma di eventi che si snoderanno fino a Pesach del 5785, a 150 anni esatti dell’apertura ai fedeli della sala di preghiera.
Dalla Rivoluzione, che concesse la cittadinanza alla comunità ebraica francese nel 1791, e soprattutto dal Primo Impero, durante il quale l’imperatore Napoleone I istituì le strutture organizzative del culto ebraico creando il Concistoro israelita di Francia nel 1808, gli ebrei francesi hanno un profondo attaccamento alla patria che ha garantito loro uguali diritti con gli altri cittadini. Durante la Restaurazione della monarchia dal 1815 al 1848 e soprattutto sotto il Secondo Impero, dal 1850 al 1870, la comunità ebraica parigina raddoppiò, passando da 12.000 a 25.000 membri.
L’imperatore Napoleone III volle fornire alla comunità ebraica un luogo di culto degno della sua importanza. La prima grande sinagoga di Parigi, quella di rue ND de Nazareth, creata nel 1830, era troppo piccola e soprattutto situato in un quartiere meno prestigioso dell’Opéra, dove si era insediata tutta la borghesia ebraica. Sotto l’egida del rabbino capo Lazare Isidore e di Gustave de Rothschild, i lavori per la costruzione iniziarono nel 1867; la guerra tra Francia e Germania nel 1870 e poi la Comune interruppero i lavori e fu solo terminata nel 1874.
Lo stile romanico voluto dall’architetto della città di Parigi Alfred Philippe Aldrophe fu impreziosito da modanature bizantine, ma è notevole l’influenza dello stile Secondo Impero tipico degli edifici costruiti a Parigi sotto Napoleone III, in particolare lo scalone principale, le vetrate, i candelabri in bronzo dorato, l’atrio, oggi sala di Gerusalemme. La monumentale pianta basilicale, con la sua facciata di 36 metri, l’altezza della navata di 28 metri, la presenza del grande organo e del coro richiamano la pianta delle chiese costruite in quel periodo. Con i suoi 1.800 posti a sedere, la Sinagogala Victorie è la seconda più grande d’Europa dopo quella di Budapest. Per le sue dimensioni, l’Aron è un elemento unico in una sinagoga europea. La maggior parte degli ornamenti del culto, in particolare il grande candelabro in argento massiccio e il Ner Tamid, furono offerti da Gustave de Rothschild e da sua moglie all’inaugurazione.
La Victoire ha seguito tutte le vicissitudini della storia contemporanea del popolo ebraico in Francia. Il colonnello Dreyfus si sposò in questa sinagoga pochi anni prima dello scoppio dell'”Affare” che scosse la fine del XIX secolo in Francia e in Germania, portando i semi delle atrocità antisemite della prima metà del XX secolo. La I Guerra Mondiale colpì fortemente la comunità ebraica di Parigi, come testimoniano le pitture marmoree situate vicino al tetto di vetro della sinagoga che riportano i nomi di tutti i soldati ebrei parigini caduti durante il conflitto. Con la II Guerra Mondiale, la Victoire conobbe l’occupazione nazista: l’esplosione di una bomba davanti all’ingresso nel 1941, la profanazione dell’Aron da parte dei miliziani collaborazionisti nel 1942, i controlli d’identità organizzati dalla Polizia e dalla Gestapo al termine della funzione di Rosh Hashanah nel 1943. Ma miracolosamente le incursioni furono evitate, poiché i capi della sinagoga furono avvertiti in tempo di nascondere i fedeli illegali nell’edificio. La sinagoga fu generalmente risparmiata perché beneficiava dell’attaccamento che le truppe di occupazione tedesche avevano per Parigi, di cui nessun monumento fu distrutto, nemmeno le sinagoghe. Sotto il portico dell’ingresso si trova il monumento alle vittime della Shoah. Solo nel 1967 che fu celebrata la sua completa ristrutturazione.
Nei locali sinagogali sono conservati 200 anni di archivi musicali di cui fa uso la comunità, composta da oltre duemila famiglie, alcune delle quali sono state all’origine della sua creazione, che si riunisce per tutte le festività seguendo nelle funzioni il rito alsaziano ashkenazita.
Credit foto: Synagogue de la Victoire