
A ottant’anni dalla fine del nazismo, la Germania si prepara a un momento storico: la nomina della prima ministra ebrea in un governo federale. Sarà Karin Prien, 59 anni, indicata per guidare il Ministero dell’Istruzione, della Famiglia, degli Anziani, delle Donne e della Gioventù nel futuro governo guidato da Friedrich Merz.
Karin Prien è un volto noto nella politica tedesca: dal 2017 ricopre l’incarico di ministra dell’Istruzione nello Schleswig-Holstein, ed è stata anche presidente della Conferenza dei Ministri della Cultura. Nata ad Amsterdam nel 1965 da una famiglia ebrea fuggita dalla Germania nazista, Prien si è trasferita da bambina in Germania Ovest. La sua educazione è stata segnata dalla memoria della persecuzione: per lungo tempo, i suoi genitori le imposero di non parlare apertamente delle proprie origini ebraiche, temendo ancora l’antisemitismo latente nel paese.
Solo nel 2016 Prien ha deciso di rendere pubblica la sua identità ebraica. “C’era un divieto implicito a casa: non parlarne, perché è pericoloso”, ha raccontato in un’intervista. Anche l’acquisizione della cittadinanza tedesca, avvenuta solo all’età di 26 anni, è stata vissuta con dolore dalla madre, che faticava ad accettare il ritorno ufficiale in una nazione percepita come “terra dei carnefici”.
Politicamente, Prien è considerata esponente dell’ala moderata della CDU. Negli anni ha contrastato la deriva a destra all’interno del suo partito, incarnata dallo stesso Friedrich Merz, che tuttavia ha voluto fortemente la sua presenza nel futuro “governo della responsabilità”, come recita l’accordo di coalizione firmato da CDU, CSU e SPD.
La nuova coalizione, che sta per ottenere l’approvazione definitiva, si propone di rilanciare l’economia, rafforzare la difesa e modernizzare il paese. In questo contesto, la scelta di Prien per l’Istruzione ha anche un valore simbolico: riaffermare l’impegno della Germania contro ogni forma di antisemitismo e per una cultura della memoria sempre viva.
Consapevole della persistenza di pregiudizi, Prien ha invitato a combattere l’antisemitismo con fermezza ma anche con intelligenza: “Non basta accusare le persone di essere antisemite; bisogna capire i meccanismi che portano all’odio per poterli smantellare” ha dichiarato.
Con la sua nomina, Karin Prien scrive una nuova pagina nella storia tedesca, portando al centro della politica federale non solo le competenze nel settore educativo, ma anche una testimonianza personale contro l’odio e l’oblio.