
È stato vandalizzato con vernice bianca e nastro adesivo il memoriale della Shoah sul ponte Putlitz, nel quartiere Moabit, a Berlino. Il luogo commemora la deportazione di oltre 32.000 ebrei ai campi di sterminio nazisti durante la Seconda guerra mondiale.
Gli agenti di polizia, intervenuti sul posto, hanno rimosso la vernice bianca mentre non sono riusciti a togliere del tutto il nastro da imballaggio. È stata avviata un’indagine, secondo quanto riferito dai media tedeschi.
Il memoriale sorge nei pressi dell’ex stazione merci Moabit, il principale luogo di deportazione della città sotto il regime nazista. Tra gennaio 1942 e la fine della guerra, gli ebrei furono deportati dai binari 69, 81 e 82, diretti ai ghetti e ai campi di sterminio nell’Europa orientale.
Il monumento originale, costituito da una scalinata che conduceva verso il cielo e da una piccola targa, fu realizzato nel 1987 dall’artista Wolmer Hassa. Nel 2017, sul sito è stato inaugurato un nuovo memoriale: un boschetto di 20 pini destinato a crescere alto tra gli edifici industriali circostanti e a contrassegnare l’area come luogo della memoria. Il posto è stato ripetutamente preso di mira da graffiti antisemiti e atti vandalici. Nell’agosto del 1992 è stato gravemente danneggiato e fu smantellato e ricostruito nel marzo del 1993.
Un altro incidente si è verificato nel novembre 2024, quando una corona commemorativa fu gettata sui binari della stazione. All’epoca, il consiglio distrettuale locale condannò l’atto in una dichiarazione congiunta, definendolo “un grave insulto alla memoria delle vittime della Shoah” e “un duro colpo alla pacifica convivenza e alla cultura della memoria nella società”.