La leader del partito nazionalista francese Rassemblement National, Marine Le Pen, si è recata sabato scorso in Polonia per un raduno con alcuni esponenti dell’estrema destra europea, tra cui il primo ministro ungherese Viktor Orban ed il presidente del partito Vox spagnolo Santiago Abascala.
Il suo arrivo in Polonia si è aperto con la visita al ghetto di Varsavia, dove ha deposto una corona commemorativa suscitando l’indignazione generale. “Un affronto alla memoria delle vittime che sono morte nel ghetto di Varsavia” l’ha definito Abraham Foxman, direttore nazionale emerito dell’Anti-Defamation League (ADL).
L’incontro di sabato arriva due mesi dopo quello tra Le Pen ed Orban a Budapest incentrato sul futuro della destra europea, che includeva anche la Polonia.
Nel 2019, il premier polacco aveva escluso la possibilità di cooperazione col partito estremista francese a causa dei suoi legami con il governo Russo di Vladimir Putin. La visita della Le Pen segna dunque un significativo cambio nell’atteggiamento di Varsavia verso il suo partito. Oltre la visita al Ghetto, Marine Le Pen si è poi recata in visita a diversi memoriali della capitale dedicati ai polacchi uccisi dall’Unione Sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale.