
Il romanzo Stelle nascoste. La Shoah nei ricordi di un bambino, scritto da Nando Tagliacozzo insieme al sottoscritto, è disponibile in libreria grazie alla collaborazione tra la casa editrice Mondadori e la Fondazione Museo della Shoah. L’opera sarà presentata per la prima volta alle scuole in occasione del Giorno della Memoria, durante un incontro presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. In queste pagine intense e toccanti, gli autori ripercorrono l’infanzia di Nando, un bambino ebreo romano, e la storia della sua famiglia, travolta dalle leggi razziali e dalla persecuzione nazifascista, ma capace di conservare, anche nei giorni più oscuri, la forza dell’amore e della speranza.

Nando nasce a Roma il 13 dicembre del 1938, pochi mesi dopo la firma dei primi regi decreti antiebraici. I suoi genitori, Arnaldo Tagliacozzo e Lina Zarfati, vivono in via Salaria con i loro tre figli: Ada, nata nel 1935, Davide nel 1936 e il piccolo Nando. Lina è una maestra elementare, Arnaldo lavora nella sartoria di famiglia. Il giorno dopo la nascita di Nando, Lina viene licenziata perché ebrea, per poi essere richiamata in servizio, agli inizi di gennaio del 1939, solo come “supplente nelle sezioni istituite per alunni di razza ebraica”. Nonostante le difficoltà, la famiglia riesce per alcuni anni a condurre una vita semplice ma serena.
Tutto cambia nel settembre del 1943, dopo l’armistizio e l’occupazione tedesca di Roma. L’atmosfera si fa cupa e piena di paura. Durante la razzia 16 ottobre 1943, vengono arrestati oltre 1.200 ebrei. Quella mattina i tedeschi fanno irruzione anche nel palazzo di via Salaria, dove vive Nando con la sua famiglia. Lui, il fratello Davide e i genitori dormono nel loro appartamento al quarto piano in cui i tedeschi non entrano; accanto dormono nonna Eleonora, zio Amedeo e la sorella Ada, di soli otto anni e mezzo, che la sera prima era andata a dormire dalla nonna. Tutti e tre vengono arrestati e nessuno di loro farà mai ritorno.
Nel frattempo, Nando, Davide e i genitori riescono a fuggire grazie all’aiuto di amici cattolici e trovano rifugio presso le suore del Preziosissimo Sangue, vicino a Porta Metronia. Arnaldo, costretto a separarsi dai propri cari, viene però tradito e arrestato nel febbraio 1944. Dopo il passaggio per via Tasso e il carcere di Regina Coeli, viene deportato al campo di Fossoli e infine ad Auschwitz, da cui non tornerà più.
Il 4 giugno 1944, giorno della liberazione di Roma, Lina, Nando e Davide rientrano nella loro casa di via Salaria, trovandola intatta ma segnata dalle assenze. Lina riprende a insegnare e lavora nella merceria di famiglia; Nando studia con determinazione, diventa maestro elementare e poi ingegnere. Nel 1963 sposa Anna, con cui costruisce una nuova famiglia, senza mai dimenticare il passato.
Oggi Nando Tagliacozzo è un nonno affettuoso e testimone prezioso della memoria. Nel 2000 una scuola elementare di Roma è stata intitolata ad Ada Tagliacozzo, la bambina dal sorriso dolce che non tornò da Auschwitz.














