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    Spezzatino alla genovese napoletano

    Molto spesso avrete sentito o usato l’espressione “l’apparenza inganna”. Bene, nel caso di questa ricetta ad ingannarci è il nome. Fratello minore del famoso ragù è lo spezzatino alla genovese, piatto famosissimo sul territorio partenopeo, protagonista di pasti condivisi ed ovviamente delle tavole di Shabbat.

    L’origine di questo nome sembra sia da attribuire a cuochi liguri presenti sul territorio. Quello che però è certo, è che questa sia una ricetta povera, rustica e di grande effetto. 

    A Napoli con il sugo di questa carne si condisce la pasta. A casa mia, di solito, preparo della pasta corta e la condisco solamente con olio di oliva prima di Shabbat. Al momento di consumarla, la mischio con il sugo caldo.

    Ci vuole cura e pazienza, non è una ricetta da cena improvvisata, ma credetemi che vale la pena…e le lacrime per le cipolle.

     

    INGREDIENTI:

    7 cipolle sbucciate ed affettate

    2 coste di sedano affettate

    500 gr di spezzatino di manzo

    2 foglie di alloro

    1 bicchiere di vino bianco

    Olio di oliva

    2 carote sbucciate e tritate

     

    PREPARAZIONE:

    Per prima cosa mettete in una pentola dai bordi alti abbastanza olio da soffriggere le carote, cipolle e sedano.

    Dovete girare spesso questo soffritto, facendo attenzione a che “appasisca” senza cambiare colore.

    Ci vorranno circa 15 minuti. A questo punto aggiungete la carne ed alzate la fiamma al massimo continuando a mescolare. Appena la carne inizia a cuocere, aggiungete il vino ed aspettate che evapori.

    A questo punto aggiungete le foglie intere di alloro, mettete un coperchio ed abbassate la fiamma. Inizia una cottura lenta, di almeno 3 ore, durante le quali conviene dare ogni tanto un’occhiata ed aggiungere un pochino di acqua, se fosse necessario.

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