
Favorire e sostenere il dialogo interculturale e il confronto intergenerazionale per un “Mediterraneo di Pace”. Questo lo scopo di due mostre promosse dal Museo ebraico di Lecce, impegnato costantemente nella trasmissione e nella valorizzazione della storia e delle tradizioni ebraiche in Puglia. Le esposizioni, allestite presso la Sala del Cenacolo, Complesso di Vicolo Valdina, a Roma, saranno aperte al pubblico fino al 24 aprile.
Una mostra si intitola “La Puglia crocevia del Mediterraneo – Mobilità di uomini, merci e culture”, ed è curata da Fabrizio Lelli, Direttore del Museo ebraico di Lecce e docente di lingua e letteratura ebraica presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma, e dall’architetto e archeologo Fabrizio Ghio. L’altra è la personale “Errare, perseverare, sopravvivere” dell’artista ebrea americana di origine siriana, Lenore Mizrachi-Cohen, curata da Fiammetta Martegani.
La prima esposizione invita “a riflettere sulle relazioni tra i popoli del Mediterraneo, sulle sfide della convivenza e sul ruolo del turismo consapevole per promuovere l’incontro sulla base della conoscenza” ha detto Lelli, ma anche a scoprire “l’immenso patrimonio della regione, attraverso un’ottica particolare, ovvero i contributi forniti dalle diverse popolazioni e culture che, nel corso dei secoli e fino all’età contemporanea, si sono avvicendate sul suo territorio, con particolare attenzione alla presenza ebraica”, ha aggiunto il co-curatore Ghio.
La personale dell’artista Lenore Mizrachi-Cohen, invece, si incentra sull’utilizzo della sua eredità culturale e, in particolare, della calligrafia araba come strumento per esplorare i cambiamenti identitari del popolo ebraico. “Lo sguardo sul contemporaneo, attraverso l’arte, risulta oggi più importante che mai – ha affermato Martegani – E per questo, dal 2021 ad oggi, presso lo splendido Museo di Lecce abbiamo già curato 4 mostre di arte contemporanea israeliana. A seguito del terribile massacro del 7 ottobre da parte di Hamas e del conflitto che, già prima di allora, lacera, quotidianamente, diversi popoli del Medioriente, era per noi fondamentale dare spazio ad un’artista che potesse utilizzare la voce di popoli diversi, in modo da attraversare il Mediterraneo e toccare il cuore, e le menti, di tutti noi. Lenore Mizarchi-Cohen è un’artista americana, figlia di ebrei siriani, scappati dalla Siria di Afel El Assad. Nata e cresciuta a NY in una casa in cui si parlava arabo, da anni utilizza lo spessore della lingua e della calligrafia araba per raccontare il dolore del suo popolo eternamente sradicato”.
“Sono contento che si parli della presenza ebraica in Puglia e di quanto si sta facendo in questa regione per recuperare la memoria della presenza ebraica. – ha commentato il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, durante la conferenza stampa “Mediterraneo di Pace”, che ha preceduto l’inaugurazione – La Puglia fu un luogo di grande passaggio e cultura. Gli ebrei approdavano dall’Oriente a Brindisi, si fermavano o salivano verso la Via Appia o, ancora, scendevano verso Lecce. È stata una regione di vivissima cultura. Ho visitato il Museo ebraico di Lecce e sono meravigliato dallo sforzo che è stato fatto per recuperare delle radici sepolte letteralmente sotto la superficie. Mi auguro che questa serie di iniziative porti più pubblicità a questa storia sommersa”.
Le esposizioni hanno il patrocinio del Comune di Lecce, UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Città Metropolitana di Roma Capitale (Provincia), Comune di Nardò, Regione Puglia, Comunità Ebraica Napoli, Progetto Memoria, Comune di Trani, Dipartimento SARAS Sapienza Roma, Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno, ASSOCIAZIONE ITALIA ISRAELE, Provincia di Lecce, Comune di Manduria (che integra il patrocinio della Casa Museo di Elisa Springer), Museo Ebraico di Roma, Comunità Ebraica di Roma.