Ricordo che da piccola qualcuno mi raccontò la barzelletta sulla differenza tra una madre non ebrea e una yiddishe mame. La prima incita il figlio a finire il suo pasto minacciando di ucciderlo, la seconda, senza mezze misure, di uccidersi.
Posso, per esperienza personale, affermare che la mamma ebrea napoletana è una yiddishe con il mare negli occhi e il sale tra i capelli. Lotta contro il calore ed il traffico ed invece di piangersi addosso si arrangia. Ebbene si l’arte di arrangiarsi nasce tra i vicoli napoletani e si riflette sulle tavole apparecchiate.
A questa arte la madre ebrea napoletana deve aggiungere il livello di difficoltà dato dalle regole alimentari, ed è così che nascono ricette dall’essenza partenopea in chiave “jewish”. Oggi si definirebbe cucina Fusion, a casa mia si chiama il meglio del meglio.
Le polpette napoletane ne sono un classico esempio. La ricetta kosher è un arrangiamento di quella tipica, ma ne conserva la bontà e la praticità.
Polpette napoletane- ebraiche (provare per credere)
INGREDIENTI:
500 gr di carne macinata di manzo
50 gr. di mollica di pane duro
2 uova
1 spicchio di aglio grattugiato
un cucchiaio di pinoli
un cucchiaio raso di uva passa
300 ml di olio di semi per friggere
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Prezzemolo fresco tritato
pepe (facoltativo)
sale quanto basta
PREPARAZIONE:
Lasciate il pane in ammollo in latte di Soya o magari brodo vegetale per circa 15/20 minuti.
Successivamente strizzatelo il meglio che potete ed aggiungetelo al resto degli ingredienti fatta eccezione per l’olio di oliva.
Mischiate bene con le mani e se l’impasto dovesse risultare troppo liquido aggiungete a scelta un poco di farina o di pan grattato.
L’olio di oliva vi servirà per ungervi le mani e modellare le polpette
A questo punto formate delle polpette di media grandezza che metterete su di una teglia coperta di carta da forno e le lasciate in frigorifero per circa mezz’ora.
Fate riscaldare l’olio in una padella dai bordi alti e friggetele per circa 5 minuti (il tempo dipende dalla grandezza delle polpette)
Scolate su carta assorbente e servite, oppure conservatele e portatevele in gita.