A Dimona, vicino al deserto del Negev, nel Sud di Israele, vive la comunità afroamericana degli “African Hebrew Israelite Nation of Jerusalem” . I membri del gruppo si ritengono discendenti della tribù di Giuda.
Proprio in questi giorni la comunità festeggia la “Pasqua del Nuovo Mondo”, che commemora l’esodo del gruppo dagli Stati Uniti negli anni Sessanta.
La comunità è nata a Chicago nel 1967, quando alla guida Ben-Ami Ben-Israel, ex metalmeccanico, apparve in sogno l’Arcangelo Gabriele che gli disse di condurre la sua gente in Israele.
Nel 1967, alcune centinaia di membri della comunità si spostarono in Liberia, dove rimasero per circa due anni, prima di migrare in Israele nel 1969 con dei visti temporanei.
Il gruppo non riuscì a produrre prove a sostegno della propria ebraicità, così, dopo un’ attenta indagine, il Rabbinato di Israele stabilì che i membri del gruppo non si potessero considerare di religione ebraica e non avessero diritto alla cittadinanza israeliana.
Il periodo trascorso in Liberia viene paragonato dai membri della comunità al periodo passato dagli ebrei nel deserto dopo la fuga dall’Egitto. La Pasqua del Nuovo Mondo è una grande festa per la comunità: vi sono danze, parate, performance e musica fino a tarda notte.
Il gruppo non riuscì a produrre prove a sostegno della propria ebraicità, così, dopo un’ attenta indagine, il Rabbinato di Israele stabilì che i membri del gruppo non si potessero considerare di religione ebraica e non avessero diritto alla cittadinanza israeliana.
Dopo aver raggiunto un accordo con il Ministero dell’Interno israeliano nel 1995, alla comunità, oltre allo status di residenza temporaneo, revisionato ogni 5 anni, il governo ha riconosciuto la possibilità di costruire un villaggio permanente di agricoltura biologica vicino al deserto del Negev.
I membri del gruppo rispettano alcune regole come il divieto di fumare e di utilizzare metodi contraccettivi, indossano abiti realizzati con fibre naturali e rispettano una rigida dieta vegana. Il gruppo è tra i primi ad essersi dedicati all’agricoltura organica e al veganismo in Israele, suscitando l’interesse internazionale e attirando l’attenzione di personaggi come Stevie Wonder e Winnie Mandela.