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    Cultura

    Fiori da sfogliare e ammirare. Alla National Library di Israele la mostra con esemplari rari e mai esposti

    La Biblioteca Nazionale di Israele ha inaugurato la bella e suggestiva mostra “Flowers: leafing through the Collections of the National Library”. L’allestimento, curato da Tsila Hayun, Netta Assaf e Karine Shabtai, propone oggetti rari, presentati per la prima volta al pubblico, che ripercorrono e raccontano il ruolo dei fiori nella Terra di Israele, nella storia e nel canto, nella decorazione e nell’illustrazione, nella musica e nel suono, nella ricerca e nelle opere di riferimento e accademiche.
    I fiori selvatici hanno accompagnato il movimento sionista fin dalla sua nascita e sono stati un prezioso strumento per l’insegnamento dell’amore per la Terra di Israele.

    Israele è uno dei luoghi biologicamente più diversificati al mondo; non solo la topografia e la geografia del territorio variano notevolmente, ma anche la fauna selvatica è vivace e composita.
    Le testimonianze proposte offrono uno spaccato dei viaggi compiuti alla fine del XIX secolo, agli albori della scienza ebraica e dello sviluppo dell’ebraico come lingua; numerose sono anche le espressioni floreali presenti oggi nella cultura israeliana, nella poesia, nella letteratura e nella canzone ebraica.

    Tra il materiale esposto vi sono album di fiori pressati dell’Ottocento, guide alle piante e libri di botanica dell’inizio del XX secolo, tra cui i documenti dell’archivio del rabbino Immanuel Löw, celebre botanico e linguista. Da segnalare sono i bellissimi disegni e gli schizzi preparatori dall’archivio dell’artista botanica Ruth Koppel; i rari manifesti della collezione di poster della Biblioteca che appartengono alla Campagna di Protezione dei Fiori Selvatici dell’Autorità Israeliana per la Natura e i Parchi. La National Library presenta anche, grazie ad uno speciale prestito degli archivi dell’Israel Nature and Parks Authority, le illustrazioni botaniche originali create per la Campagna di Protezione dei Fiori Selvatici degli anni ’70.
    La Biblioteca Nazionale di Israele, che opera da oltre 120 anni e custodisce circa cinque milioni di libri, una collezione unica di mappe antiche, libri, riviste, manifesti, fotografie, collezioni rare, tra cui la più grande e la più importante raccolta di musica ebraica e israeliana al mondo, ospita l’archivio di Naomi Feinbrun-Dothan e Ruth Koppel. Proprio a queste due donne straordinarie, entrambe immigrate e pioniere, una scienziata e l’altra artista che ebbero per tre decenni una lunga corrispondenza la mostra dedica un interessante approfondimento. Nel 1960, Naomi e Ruth pubblicarono il libro a colori “Piante selvatiche nella Terra di Israele” che includeva tra le sue numerose descrizioni e illustrazioni il pino di Gerusalemme, il papavero, l’oleandro e il chiodo di garofano d’Egitto. Le note manoscritte da Ruth Koppel a margine del volume permettono di ricostruire il suo percorso artistico nel rappresentare nel modo più realistico possibile tutti i numerosi tipi di esemplari di fiori, un impegno che merita di scoprire e valorizzare.

    Credit foto: @ NLI – National Library di Israele

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