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    ‘’La memoria è la cosa più forte di tutto’’ – L’amico ritrovato torna al teatro

    L’amico ritrovato di Fred Uhlman si può annoverare tra i classici della letteratura tedesca. Una storia d’amicizia, l’amicizia tra Hans e Konradin. Ma non solo, un racconto anche in grado di narrare la volontà di lottare per ciò in cui si crede, lo spirito di abnegazione ma soprattutto il coraggio e l’amore. Un romanzo di formazione ambientato negli anni terribili della Seconda guerra mondiale durante l’incubo del nazismo e dei suoi spettri. Un legame forte spezzato dalle leggi razziali emanate in Germania da Hitler 1935.

    A portarlo in scena presso il teatro Cometa Off di Roma, il regista Alessandro Sena, in occasione della Giornata della Memoria. Una rivisitazione del testo che tenta di guardare al passato, preservandolo dalle recrudescenze del presente, ma che getta anche uno sguardo sul futuro della memoria. “Recitai come attore per “L’amico ritrovato” nel 1999. E oggi affronto questa esperienza come regista- spiega a Shalom Alessandro Sena- gli spettatori si troveranno catapultati in due stanze: una ambientata negli anni ‘30, con il suo fascino. E l’altra ambientata negli anni ’70. È stato un grande lavoro di scrittura specialmente perché non era importante solo portare in scena il rapporto tra i due ragazzi, ma anche le altre relazioni. Come, ad esempio, il rapporto tra Konradin e sua madre. Sebbene però il tema centrale sia l’amicizia e la separazione”

    Uno spettacolo multisensoriale, capace di restituire allo spettatore una rappresentazione che coinvolge tutti i sensi. “L’idea era quella di inserire più effetti insieme: musica, parole, e grandi suggestioni visive, così da rendere lo spettacolo più moderno. Ma soprattutto, essendo fondamentalmente una bella storia d’amicizia, per me era importante inserire un po’ di leggerezza, che si rivela specialmente grazie alla musica- dice Alessandro Sena- Ho infatti fatto un grande ricerca di musica degli anni ’30 e ’40, perché l’idea era proprio di ricreare quella suggestione di atmosfere aristocratiche”

    Quattro attori: Michele Albini, Alessio Chiodini, Maria Marra e Vittoria Rossi, in scena per una pièce in grado di emozionare e far riflettere, a qualsiasi età. Lo spettacolo è infatti rivolto universalmente a tutti, specialmente alle scuole e ai bambini a partire dai sei anni. “In questo periodo più che mai, in cui si vedono ancora bandiere naziste che avvolgono dei feretri, la memoria è la cosa più forte di tutto. Spero, a beneficio delle generazioni che verranno, che il teatro funga da mezzo sociale per poter raccontare di ciò che è stato in passato” conclude il regista.

    Lo spettacolo andrà in scena dal 25 al 30 gennaio 2022.

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