
Nella residenza presidenziale di Isaac Herzog c’è stata una visita davvero speciale: sono giunti dei bambini israeliani con disabilità motorie, che per Purim hanno deciso di indossare costumi progettati attorno ai loro dispositivi di mobilità, come sedie a rotelle e deambulatori trasformati in razzi, console di gioco e tende da circo. L’evento, ospitato dalla First Lady Michal Herzog, segna il decimo anniversario di un’iniziativa che ormai da tempo si impegna per far trascorrere un Purim speciale ai bambini con disabilità. Organizzato da Beit Issie Shapiro, un’organizzazione no-profit incentrata sull’inclusione della disabilità, il progetto ha unito dozzine di bambini con designer professionisti dell’Holon Institute of Technology. All’interno dell’atrio principale, il solito decoro presidenziale si è sciolto in un’atmosfera di energia e spontaneità.
Il presidente Isaac Herzog ha posato con i bambini per le foto tipiche di Purim e sua moglie, Michal, ha trascorso diversi minuti da sola con ciascuno devi bambini. Un Purim davvero indimenticabile.
Per Michal Herzog, l’evento nasce dall’esigenza di cambiare il punto di vista e prepararsi a sostenere e aiutare il gran numero di civili e soldati feriti che tornano con disabilità dalle zone di guerra. “L’intera società deve essere più accessibile – ha detto la First lady – Stiamo purtroppo vedendo molte più persone ora con sedie a rotelle e con disabilità nella nostra società. Ma questo deve portare ad un cambiamento in positivo rendendoci più tolleranti e comprensivi. Non si tratta di budget enormi. Dobbiamo solo essere più consapevoli di come agire, per esempio, quando qualcuno sale sull’autobus con un cane guida”.
Anche Shoshana, la madre di Oz Rappaport, uno dei bambini presenti all’evento, ha riflettuto sulle sfide della guerra, in particolare sulla lotta di correre in un rifugio antiaereo – senza una stanza sicura a casa – con un neonato e un bambino con disabilità motorie. “Proprio oggi mio figlio ha sentito un’ambulanza fuori e ha detto, ehi, dobbiamo andare nel rifugio. Questa festa ha offerto una tregua da quello stress che i nostri ragazzi vivono da un anno e mezzo”.
“Guardo il nostro staff oggi e non ricordo di una sola volta in cui li ho visti ridere così tanto ad un evento qui. Questi sono giorni dolorosi e tristi. Abbiamo visitato oltre mille famiglie in lutto. Ma dobbiamo comprendere che la nostra più grande risorsa è l’unione e un primo passo per raggiungerla è proprio l’inclusione di tutti ” ha detto Michal Herzog alla stampa locale alla fine dell’evento.