
Quest’anno le strade di Israele si sono riempite di mantelli neri, loghi gialli e maschere da supereroe. Ma dietro quei sorrisi e quei costumi da Batman c’è una commozione profonda e un ricordo che unisce un intero popolo: quello di Ariel e Kfir Bibas, i due fratellini dai capelli rossi rapiti e uccisi dai terroristi di Hamas insieme alla loro mamma, Shiri.
Ariel, che aveva solo 4 anni, aveva la passione per Batman. Per Purim del 2023 si era travestito dal suo eroe preferito, e la sua famiglia aveva deciso di unirsi alla sua gioia indossando tutti dei pigiami coordinati con il logo del Cavaliere Oscuro. Quella foto è diventata nei mesi successivi un simbolo globale di speranza per il loro ritorno.
Quest’anno, per Purim, i bambini di tutto il Paese hanno deciso di rendergli omaggio indossando costumi da Batman. In tutta Israele infatti, i negozi hanno messo in vendita le maschere a soli 10 shekel per permettere a tutti di partecipare. “Voglio vedere le strade piene di Batman per Ariel e Kfir. Siamo tutti Bibas quest’anno”, ha detto il proprietario di un negozio di maschere a Gerusalemme.
Anche sui social media il tributo si è diffuso rapidamente. La famiglia Bibas, travolta dall’ondata di affetto, ha condiviso un messaggio toccante: “Il cuore ha perso un battito due volte oggi. La prima quando ci siamo svegliati senza una nuova foto di Ariel e Kfir vestiti per Purim, la seconda quando abbiamo visto tutte le incredibili dimostrazioni d’amore per strada. Ariel e Kfir non ci lasceranno mai. Sono nel cuore della nazione e lì resteranno sempre”.
A Gerusalemme, una scuola materna ha organizzato una festa speciale, dove i piccoli correvano felici con mantelli arancioni e loghi neri. La maestra, Sima Aaharon, ha raccontato: “Non possiamo spiegare davvero ai bambini cosa è successo ad Ariel e Kfir, non capirebbero. Ma possiamo farli sorridere, e fargli sentire che anche da una piccola scuola materna a Gerusalemme pensiamo a loro. Vogliamo dare ai bambini la forza di sentirsi supereroi nella vita, proprio come Ariel”.
Le scuole hanno marciato in parata con mantelli arancioni, molti bambini hanno aggiunto cuori arancioni sui loro costumi, e la canzone ‘La’Uf’ di Harel Skaat. Il brano, che parla di un bambino che sogna di volare, ora ricorda Ariel, il piccolo Batman che voleva volare, e che ora, forse, ci guarda da lassù con un sorriso.