
È un viaggio tra storia, tradizione e attualità la mostra “Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo”, inaugurata oggi presso il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Meis di Ferrara.
L’esposizione, aperta al pubblico fino al 15 giugno 2025, è curata da Amedeo Spagnoletto, Olga Melasecchi e Marina Caffiero, con il contributo di Sharon Reichel, l’allestimento è firmato dall’Architetto Giulia Gallarani. La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Museo Ebraico di Roma.
«L’esposizione segue quattro filoni tematici che si intrecciano tra di loro – spiega il Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto – Prima di tutto, presentiamo un approfondimento sull’enigmatica e affascinante figura di Ester e sulla fortuna che ebbe nella tradizione pittorica rinascimentale; ma proponiamo anche un percorso dedicato alla festa con i suoi precetti e i suoi costumi. Il visitatore troverà poi un focus sul fenomeno dei Purim shenì, ossia le commemorazioni di altri eventi in cui gli ebrei sono miracolosamente scampati dal pericolo ed infine si confronterà con una lettura attuale, contemporanea e interattiva della festa realizzata grazie alle illustrazioni dal tratto moderno. Bellissima Ester sarà l’occasione per far incontrare un pubblico differente: adulti e bambini potranno giocare a reinterpretare la storia di Purim, ma anche approfondire arte, storia e storia sociale».
Il percorso espositivo illustra, attraverso opere d’arte rinascimentali, preziose pergamene e manufatti storici, la storia di Purim e dell’affascinante figura della Regina Ester: la vicenda di coraggio e determinazione di una donna che riesce a ribaltare le sorti del suo popolo, sventando il piano del perfido Aman. Esposti capolavori rinascimentali come ‘Ester davanti ad Assuero’ (1475-1480 ca.) di Jacopo del Sellaio, e ‘Vashti lascia il palazzo reale’ (1475 ca.) di Filippino Lippi, opere contemporanee di Tobia Ravà fino ad arrivare a un’eccezionale selezione di meghillot – i rotoli miniati del Libro di Ester – come il rarissimo esemplare del XVII secolo firmato da Shalom d’Italia, in parte stampato e in parte miniato, oppure il rotolo in pergamena del XVII secolo realizzato a Ferrara da Moshe Ben Avraham Pescarol. E poi ancora, fotografie d’epoca e oggetti rituali che illustrano le tradizioni ebraiche legate a Purim e che si rivelano una testimonianza autentica della vita comunitaria.
‘Ester davanti ad Assuero’ (1475-1480 ca.) di Jacopo del Sellaio
Una sezione speciale è dedicata ai ‘Purim shenì’, celebrazioni locali ispirate alla storia biblica di Ester e istituite dalle comunità ebraiche per commemorare la salvezza da pericoli imminenti. Tra gli esempi esposti, il ‘Purim di Siracusa’ del 1405, lo ‘Shabbat dei terremoti di Livorno’ del 1742 e la vicenda della famiglia ferrarese di Leone Vita, miracolosamente scampata a un incendio nel 1758.
A completare l’esposizione, le illustrazioni di Laura Guglielmo e installazioni interattive che permetteranno ad adulti e bambini di esplorare la storia di Ester.
I numeri di Ester, Venezia, 2023.Tobia Ravà
La mostra ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. Gli enti partecipanti del MEIS sono il Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Ente sostenitore: Intesa Sanpaolo. La mostra gode inoltre del patrocinio del Comune dei Ferrara, della Comunità Ebraica di Ferrara e dell’Ambasciata d’Israele in Italia, con il contributo della Fondazione Guglielmo De Lévy, Gruppo Hera, Tper, Fondazione Palio Città di Ferrara ETS, Dimedia e Avis Provinciale e Comunale di Ferrara.
Nella foto: Mosheh Ben Avraham Pescarol (Fine XVI – prima metà XVII secolo), Meghillat (rotolo) di Ester, Ferrara, 5377 (1616-1617), inchiostro e acquerello su pergamena avvolta su legno, Gerusalemme, The National Library of Israel