Il premio Genesis 2025, anche noto come “Premio Nobel ebraico”, è stato assegnato al Presidente dell’Argentina Javier Milei. È la prima volta che il premio viene assegnato ad un capo di Stato.
Milei ha vinto con il voto unanime dei 9 giudici della commissione che lo hanno elogiato per “il suo inequivocabile sostegno a favore di Israele durante uno dei momenti più difficili dalla fondazione dello Stato ebraico”. Inoltre, Milei ha recentemente annunciato di voler spostare l’ambasciata argentina in Israele a Gerusalemme. Il presidente argentino è stato elogiato anche per il suo impegno “nel cambiare anni di voti anti-Israele dell’Argentina alle Nazioni Unite e si è impegnato a consegnare alla giustizia i colpevoli responsabili dell’AMIA e degli attentati all’ambasciata israeliana in Argentina nel 1992 e 1994”.
Stan Polovets, cofondatore e presidente del Premio Genesis, ha elogiato Milei chiamandolo “un vero eroe del popolo ebraico”, sottolineando che il presidente argentino si mostra come un “vero amico nel momento del bisogno”.
Il Genesis Prize è nato nel 2013 e consiste in un premio annuale di un milione di dollari che celebra gli ebrei viventi che hanno raggiunto fama internazionale in campo professionale, che sono orgogliosi della propria cultura ebraica, che si preoccupano del futuro del popolo ebraico e dello Stato di Israele e ispirano i giovani a rendere il mondo un posto migliore.
In passato il premio è stato assegnato, tra gli altri, a Michael Bloomberg, Itzhak Perlman e Ruth Bader Ginsburg.
Nell’accettare il premio, il presidente argentino ha detto di essere profondamente onorato del riconoscimento e che donerà il premio monetario a cause che sostengono la lotta contro l’antisemitismo, sia in Argentina che nel resto del mondo. “Ho una profonda ammirazione per Israele per la sua storia e per il suo popolo” ha ribadito Milei. “Nel corso della sua storia, il popolo ebraico ha dimostrato che la resilienza e la difesa della libertà sono essenziali per superare qualsiasi sfida” ha aggiunto il presidente argentino, sottolineando che lavorerà per rafforzare ulteriormente i legami tra il Paese sudamericano e Israele.
Milei si sente molto vicino all’ebraismo, ha parlato del suo background ebraico, di cui è venuto a sapere tramite il nonno. Inoltre, studia la Torah, prega e ha annunciato di volersi convertire all’ebraismo.