La gioia è il cuore pulsante della celebrazione di Hanukkah, una festività che ci ricorda come la luce e la speranza possono prevalere anche nei momenti di oscurità. Il miracolo della menorah che bruciò per otto giorni, nonostante l’olio sufficiente per uno solo, è un simbolo profondo di fede e rinnovamento. Questa storia non è solo un evento storico, ma un messaggio universale: quando si accende la luce della propria anima e si ha fiducia nel Divino, i miracoli diventano possibili.
La gioia di Hanukkah non è solo una risposta al miracolo dell’olio, ma un’espressione della libertà di poter vivere la propria identità e spiritualità. Ogni candela accesa è un atto di celebrazione, un ricordo del coraggio dei Maccabei e della perseveranza del popolo ebraico. Con canti e giochi la condivisione di cibi speciali come i latkes e le sufganiot, Hanukkah diventa un momento in cui la gioia personale si intreccia con quella collettiva, trasformando una vittoria spirituale in una festa eterna di luce e unità. La mia preghiera per quest’anno è che tutta la gioia e le risate risplendano in questo mondo così buio e portino la luce nelle vite addolorate di ognuno di noi.
Ho visto ieri un piccolo video di una partita di calcio in Israele dove i tifosi, tutti insieme, cantavano un inno alla fiducia che ognuno di noi deve avere in Dio e nella sua infinita capacità di riportare la luce. Quelle voci, tutte all’unisono, creavano un’energia incredibile, capace di abbattere qualsiasi muro.
Quest’anno vi propongo una ricetta marocchina buonissima, d’altra parte le notti di Hanukkah sono 8, quindi c’è tempo per provare tante ricette.
Sfinch marocchini
Ingredienti:
500 g di farina
10 g di lievito di birra fresco (o 3 g di lievito secco)
1 cucchiaino di sale
350-400 ml di acqua tiepida (circa, dipende dall’assorbimento della farina)
Olio di semi (per friggere)
Zucchero o miele (per guarnire)
Preparazione:
Sciogliete il lievito di birra in un po’ di acqua tiepida con un pizzico di zucchero. Lasciate riposare per 5-10 minuti finché non si forma una schiumetta. In una ciotola capiente mescolate la farina con il sale.
Aggiungete gradualmente il lievito sciolto e l’acqua tiepida, impastando con le mani o con una spatola. L’impasto sarà molto morbido e appiccicoso, non deve essere compatto.
Coprite la ciotola con un canovaccio umido o con pellicola trasparente. Lasciate lievitare in un luogo caldo per circa 1-2 ore, o finché l’impasto non sarà raddoppiato di volume.
Ungete le mani con un po’ di olio per maneggiare meglio l’impasto (è molto appiccicoso).
Prendete una piccola porzione di impasto (circa quanto un mandarino), formate una pallina e praticate un buco al centro per dare agli sfinch la tipica forma a ciambella.
Scaldate abbondante olio di semi in una padella profonda o in una pentola. L’olio deve essere ben caldo, ma non fumante (circa 170-180°C).
Friggete gli sfinch pochi alla volta, girandoli spesso, finché non diventano dorati e gonfi (ci vogliono 3-4 minuti circa). Scolateli su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Spolverizzate gli sfinch con zucchero semolato oppure immergetele in miele leggermente riscaldato per un tocco tradizionale.