‘Angst’, ‘Paura’ è il titolo della mostra allestita da Andrea Winklbauer nella sede espositiva di Judenplatz del Museo Ebraico di Vienna. Il grande pannello che accoglie i visitatori e fornisce la chiave interpretativa delle opere scelte per il percorso spiega: “La paura è più del sentimento che tutti conosciamo. Dalla paura primordiale, alla preoccupazione per la salute fisica e mentale, per la sopravvivenza economica, la paura ci accompagna per tutta la vita, finendo con la paura della morte. Possiamo essere spaventati da qualcosa di specifico, ma la paura è diffusa, difficile da capire e ancora più minacciosa proprio per la sua stessa essenza”.
La mostra propone differenti angolature storiche dall’antichità all’attualità della paura, concentrandosi soprattutto sulle paure che hanno dominato la storia ebraica passata e presente, con interpretazioni artistiche, sguardi pluridimensionali e tangibili dei nostri sentimenti più intimi.
Tra le opere esposte merita di essere segnalato, per l’indubbio valore, il quadro ad olio di Felix Nussbaum che da il titolo alla mostra “Paura, autoritratto con la nipote Marianne” del 1941. Dietro il dipinto delle persone, un quotidiano riporta le parole “Tempesta sull’Europa”, nel cielo scuro si intravede appena la sagoma di un aereo, mentre un lampione, che emette una luce fioca, sembra piegarsi agli eventi. Il pittore stringe a sé la piccola Marianne e, con il gesto più protettivo che ci ha donato l’istinto, le accarezza il viso. Lo sguardo sgomento anticipa il dramma: tre anni più tardi il pittore e la nipote moriranno in campo di sterminio. Nel luglio del 1944, la Gestapo scopre il nascondiglio di Felix Nussbaum, lo arrestato e invia nel campo di transito di Malines, da cui viene imbarcato sull’ultimo trasporto per Auschwitz il 31 luglio 1944, sarà ucciso quattro giorni dopo: il 4 agosto.
L’unico desiderio dell’artista eradi garantire che la sua arte fosse salvata e che le sue immagini servissero come testimonianza dell’agonia sua,e di moltissimi altri ebrei, mentre si nascondeva dai nazisti, sapendo che la deportazione ad Auschwitz significava morte certa. Proprio cometragicamente è stato il suo destino. Osnabrück, città natale di Nussbaum, ha istituitola Società e il Museo Felix Nussbaumin cui viene racconta la storia dell’artista con le sue opere e le sue lettere.
Il Museo Ebraico di Vienna, fondato nel 1895 come primo museo ebraico al mondo, conserva una delle più grandi e significative collezioni mondiali di Judaica, rappresentando la memoria di quella che è stata per dimensioni la terza comunità ebraica d’Europa prima della Shoah. Nelle due sedi espositive di Dorotheergrasse e Judenplatz viene proposta la storia del rapporto tra le popolazioni ebraiche e non ebraiche, affrontando aspetti come l’identità, l’inclusione e l’esclusione da una prospettiva ebraica
Foto: Jüdisches Museum Wien