Nella tarda serata di mercoledì, nei pressi di Gerusalemme, un autobus diretto verso la città è stato bersagliato da colpi di arma da fuoco al passaggio in un incrocio vicino alla città palestinese di al-Khader. Tra le vittime dell’attentato, un bambino di 12 anni, Yehoshua Aharon Tuvia Simha, residente nell’insediamento di Beitar Illit, da cui il mezzo era partito.
Il piccolo è stato trasportato in condizioni critiche all’ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme, dove i medici hanno tentato invano di salvargli la vita, dichiarando il decesso nelle prime ore di giovedì. Altre tre persone sono rimaste ferite nell’attacco terroristico. Tra loro, una donna di 40 anni, trasferita in condizioni moderate al Centro Medico Shaare Zedek, e due persone con ferite lievi causate da schegge di vetro. L’autobus è riuscito a raggiungere il checkpoint dei Tunnel, dove le forze di sicurezza israeliane si sono precipitate per mettere in sicurezza l’area e prestare soccorso ai passeggeri.
Il terrorista, autore dell’attacco, si è dato alla fuga subito dopo, ma giovedì mattina si è consegnato alle autorità israeliane, in seguito a una vasta operazione di ricerca condotta dall’esercito, dalla polizia e dallo Shin Bet. Il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane ha confermato che l’arresto è avvenuto al termine di una caccia all’uomo durata tutta la notte, che ha incluso il blocco di strade e la chiusura di alcune aree attorno a Betlemme.
Elhai Sofer, paramedico del Magen David Adom (MDA), ha descritto l’intervento sulla scena. “Quando siamo arrivati, ci siamo trovati davanti a una scena straziante. Abbiamo subito individuato un bambino di 12 anni con ferite da arma da fuoco al torace. Abbiamo fatto tutto il possibile per stabilizzarlo e trasportarlo in ospedale, ma purtroppo non ce l’ha fatta. È una tragedia inimmaginabile” ha spiegato il paramedico. L’ospedale Hadassah Ein Kerem, in una nota, ha dichiarato: “Nonostante gli sforzi intensivi per rianimarlo, siamo stati costretti a constatare il decesso del bambino. I nostri cuori sono con la famiglia in questo momento difficile.”
“Il vile assassinio di un bambino innocente è un atto di barbarie che non tollereremo”, ha affermato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, che ha condannato l’attentato. “Le nostre forze di sicurezza continueranno a combattere il terrorismo con determinazione e a proteggere i cittadini di Israele”, ha aggiunto.
“Profondo dolore per la perdita di una giovane vita in un attacco insensato. Gli Stati Uniti condannano ogni forma di terrorismo e rimangono al fianco di Israele nella sua lotta contro la violenza”, ha scritto l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Thomas Nides, su X.
Negli ultimi due mesi, sono stati registrati 42 attentati in Israele e in Giudea e Samaria, mentre le operazioni militari israeliane hanno portato all’arresto di oltre 5.250 palestinesi, di cui più di 2.050 affiliati a Hamas.