Il Ministero della Difesa israeliano ha annunciato la firma di un accordo dal valore di circa due miliardi di shekel (circa 534 milioni di dollari) per incrementare significativamente la produzione dei sistemi di intercettazione laser “Iron Beam”, realizzati da Rafael Advanced Defense Systems e Elbit Systems. Le due aziende sono state selezionate per potenziare le capacità di difesa dell’IDF e ridurre la dipendenza da risorse esterne.
“Dallo scoppio della guerra, il Ministero della Difesa ha siglato centinaia di ordini per un valore di decine di miliardi di shekel, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia produttiva ‘blue and white’ e potenziare le capacità dell’IDF. Il nostro obiettivo primario è ridurre la dipendenza da fonti esterne e sostenere l’industria israeliana”, ha dichiarato il Direttore Generale del Ministero della Difesa, Eyal Zamir.
Elbit Systems ha confermato il contratto in un comunicato stampa. “In qualità di Centro Laser d’Israele e leader globale nella tecnologia laser ad alta potenza, Elbit Systems celebra i significativi progressi del progetto Iron Beam ed è orgogliosa di contribuire al suo successo”, ha affermato Bezhalel Machlis, Presidente e CEO di Elbit Systems. “Le capacità sviluppate da Elbit rappresentano un salto in avanti nella difesa futura contro diverse minacce”. Il contratto include anche servizi di supporto continuativo per l’Iron Beam, a garanzia dell’efficienza del sistema nel lungo termine.
Iron Beam è un sistema d’arma laser ad alta energia da 100 kW, progettato come il primo della sua classe a livello mondiale. Il sistema è in grado di intercettare minacce a distanze che variano da poche centinaia di metri fino a diversi chilometri. Questa tecnologia offre un’alternativa economica ai sistemi tradizionali come l’Iron Dome: come ricordato dall’ex primo ministro Naftali Bennett nel 2022, il costo per l’uso dell’Iron Beam è di circa due dollari per ogni attivazione.